Costruita tra il 1109 e il 1119, assieme alla Torre degli Asinelli la Garisenda è uno dei simboli di Bologna, amata e ammirata talmente tanto che è anche citata nell’Inferno di Dante. Alta quasi 50 metri, a causa della sua inclinazione molto accentuata di circa 4 gradi la stabilità della Torre è a rischio di essere compromessa, a tal punto che il rischio di crollo è concreto.
Per testare possibili misure di mitigazione del rischio e miglioramenti della sua sicurezza, l’Università di Bologna, il più grande centro di calcolo italiano CINECA e l’azienda statunitense Nvidia hanno unito le forze per sviluppare un gemello digitale in 3D.
La creazione del gemello digitale
I tre partner collaboreranno per la realizzazione di una copia digitale della Garisenda. Nvidia userà i dati raccolti dai sensori già installati sulla Torre e da altre fonti e, sfruttando la capacità di calcolo del supercomputer Leonardo di CINECA, creerà la copia virtuale della Torre.
Il gemello digitale servirà ad analizzare le dinamiche e condizioni strutturali per comprendere il comportamento attuale della struttura. Grazie a queste informazioni, gli scienziati potranno sviluppare modelli e scenari predittivi in cui testare le misure di riduzione del rischio e miglioramenti della sicurezza.
“Il modello digitale ci permetterà di valutare i comportamenti della torre in risposta ai diversi interventi che si potrebbero fare. La piattaforma simulerà ciò che può accadere attorno alla Garisenda, e anche in singoli segmenti della torre, in base a fattori come temperature, venti, vibrazioni della terra e composizione dei materiali. Con il vantaggio di poter analizzare in tempo reale una mole infinita di dati”, ha spiegato il sindaco della città Matteo Lepore.
Probabilità di collasso “inaccettabile”
Il Comune monitora il comportamento strutturale della Torre degli Asinelli e della Garisenda fin dagli anni Settanta. Tuttavia, a seguito di un peggioramento complessivo, nel 2018 è stato costituito un comitato tecnico-scientifico apposito.
Nel 2020, oltre ad avere stretto delle cinture in acciaio ad alta resistenza alla base della torre, il comitato ha deciso di applicare sensori che controllano lo stato della Torre ogni secondo.
Grazie a quei sensori, si è scoperto che la stabilità della Garisenda è fortemente compromessa e ad alto rischio di crollo. “I valori di probabilità di collasso sono inaccettabilmente elevati, oltre 10.000 volte superiori a quanto tipicamente consentito dalle norme”, aveva scritto il comitato nella relazione di qualche mese fa. Gli esperti hanno persino ipotizzato che la Garisenda, dopo una prima fase di implosione, potrebbe crollare e ribaltarsi verso la chiesa di San Bartolomeo.
Il modello dell’Università di Bologna, CINECA e Nvidia per sviluppare il gemello digitale userà formati di file aperti ed interoperabili per consentire la massima trasparenza ed accessibilità e sarà messa a disposizione del pubblico.