Il calendario delle mostre artistiche non si ferma neanche d’estate! Oggi vi segnaliamo due mostre da non perdere che chiuderanno entro la fine del mese, più una recentemente inaugurata che vale davvero la pena di essere visitata.
Gli impressionisti a Roma
Fino al 28 luglio presso il Museo Storico della Fanteria di Roma sarà possibile visitare la mostra Impressionisti. L’alba della modernità che ripercorre le origini e l’eredità lasciata dal movimento artistico nato attorno la metà dell’Ottocento.
Curata da Vincenzo Safo in collaborazione con Vittorio Sgarbi, l’esposizione documenta l’impatto rivoluzionario dell’impressionismo, evidenziando i numerosi cambiamenti avvenuti nel corso del secolo: l’industrializzazione, la nascita della fotografia, del cinema, dell’elettricità, del telefono e degli aerei.
Oltre le circa 200 opere esposte come dipinti, disegni, acquerelli, sculture, ceramiche e incisioni, saranno presenti anche materiali come lettere, fotografie, libri, abiti e oggetti che offrono una testimonianza della società dell’epoca.
Pop Art e Beat Generation a Vicenza
È stata prorogata fino al 28 luglio la mostra dedicata alla Pop Art e Beat Generation italiana, POP/BEAT – Italia 1960-1979 presso gli spazi della Basilica palladiana di Vicenza.
Ideata e curata dall’artista Roberto Floreani, l’esposizione mette in evidenza l’unicità del movimento di Pop Art e Beat italiano in Europa e le differenze sostanziali e l’autonomia dei suoi artisti rispetto a ciò che succedeva negli Stati Uniti.
La sezione Pop, con quasi un centinaio di opere selezionato di 35 artisti, privilegia i grandi formati, spettacolarizzati da un’ampia sezione di sculture. La Beat sarà rappresentata dalla musica di quegli anni, diffusa in loop, e rappresentata dai rari documenti originali di Gianni Milano, mentore di un’intera generazione.
Klimt a Perugia
Concludiamo con una mostra inaugurata da poco e visitabile presso la Galleria Nazionale dell’Umbria a Perugia fino al 15 settembre: Klimt. Le tre età.
All’inizio della mostra sarà possibile immergersi nel mondo del celebre artista austriaco Gustav Klimt grazie ad una sala virtuale in cui sono illustrate le sue opere principali, e, prima di vederlo in carne e ossa, è descritto nei dettagli il capolavoro al centro dell’esposizione: Le tre età della donna (1905).
Acquisito dallo Stato italiano nel 1911, l’opera rappresenta le tre fasi della vita di una donna. Un omaggio alla complessità del corpo femminile, che cambia aspetto nel corso degli anni e che soprattutto accompagna un diverso atteggiamento nei confronti della vita.
Accanto al capolavoro, saranno affiancate le opere di artisti contemporanei di Klimt per approfondire l’epoca e i temi affrontati, tra cui l’italiano Galileo Chini.