Laziale, classe 2002, è uno sculler delle Fiamme Gialle, noto per i suoi successi nel canottaggio: campione mondiale under 23 nel 4 di coppia a Varese, argento europeo nel 2 di coppia in Slovenia nel 2023 e quest’anno le sue prime Olimpiadi a Parigi 2024.
Parliamo di Matteo Sartori che, seguendo le orme del padre Alessio Sartori, tre volte medaglia olimpica, si classifica come giovane campione e promessa dello sport italiano.
Ma la vita di Matteo va oltre lo sport: fuori dall’acqua, indossa la divisa da finanziere. Questo lato della sua vita riflette il suo impegno nella ricerca continua della crescita personale, sia come atleta che come individuo. Ed è proprio questa vita parallela che l’ha portato ad intraprendere un nuovo percorso sfidante, iscrivendosi al corso di laurea in Criminologia presso l’Università eCampus.
Ciao Matteo e piacere! La nostra prima domanda è d’obbligo: come ti sei sentito a partecipare alle tue prime Olimpiadi a Parigi 2024? Cosa ti ha lasciato questa esperienza?
Partecipare alle Olimpiadi per la mia prima edizione è stata un’emozione indescrivibile. È la massima manifestazione a cui uno sportivo ambisce ed è la gara per eccellenza. È la manifestazione che tiene occupato l’atleta a 360 gradi.
Questa bellissima esperienza mi ha lasciato la voglia di voler fare meglio a Los Angeles 2028 e la voglia soprattutto di tornare a fare altre Olimpiadi.
Guardando al futuro, quali sono le tue prossime sfide sportive?
Le prossime sfide sportive saranno i Mondiali che cadono ogni anno in località diverse, le varie Coppe del Mondo e i vari Europei. E poi sicuramente l’appuntamento più importante sarà Los Angeles 2028: le Olimpiadi.
Oltre allo sport, indossi la divisa da finanziere. Com’è nata questa tua vita parallela?
Oltre alla mia vita sportiva da canottiere sono anche un finanziere, sono un’atleta finanziere. Questa vita parallela è nata grazie a mio padre, anche lui campione di canottaggio, che ha vinto tre medaglie olimpiche di cui un oro, un argento e un bronzo.
Come stai vivendo l’esperienza universitaria con eCampus? Quali sono state le principali difficoltà che hai affrontato finora nel conciliare studio, lavoro e sport?
L’esperienza con eCampus devo dire che è veramente sbalorditiva. Come ho già detto in precedenza, eCampus fa sì che io possa conciliare sport e carriera universitaria, poiché mi permette di dare gli esami nel momento in cui io sono disponibile e lontano da gare, quindi sono concentrato al massimo per dare gli esami al meglio.
E tra poco ti laurei! Come mai hai scelto di intraprendere anche un percorso universitario? E non una facoltà così comune: Criminologia! Come mai questa scelta?
Sì la mia facoltà non è così comune! Si correla sicuramente al mio ruolo di finanziere in quanto nelle Fiamme Gialle c’è il reparto di Criminologia.
Ma penso che lo studio in generale permette di raggiungere un livello mentale, un mindset
molto importante sia per lo studio, ma anche per le gare perché il mindset, la concentrazione, soprattutto il focus che bisogna mantenere è sempre alto. Quindi la Criminologia sicuramente mi sta insegnando che il focus deve rimanere sempre sul tutto, come nel mio sport del resto.
C’è un consiglio che vorresti dare ai giovani che, come te, cercano di eccellere in più ambiti contemporaneamente?
Il consiglio che do ai più giovani e alle persone come me che cercano di conciliare due ambiti contemporaneamente è quello di crederci perché si può fare, e di portare al meglio tutte e due le carriere perché è veramente un modo per aprirsi più strade possibili e per non avere una sola aperta spalancata, è un modo per aprirsene di nuove e di tante.