L’avreste mai detto che le punizioni inflitte ai figli, spesso allo scopo di educarli, finiscono per dare il risultato opposto di quello sperato? Ebbene sì, genitori severi crescono figli disonesti. Il rigore di mamma e papà spingerebbe il discendente ad affinare l’arte dell’imbroglio, così da nascondere le proprie trasgressioni e non doverne subire le conseguenze.
È quanto emerge da uno studio condotto presso la McGill University di Montréal, in Canada. I ricercatori dell’ateneo sostengono che un’atmosfera domestica pregna di severità allenerebbe i giovani all’inganno, non certo alla rettitudine, come si potrebbe essere portati a credere.
L’intuito non basta
Basterà l’indagine in oggetto ad esortare mamma e papà alla clemenza verso la prole? Vi sono poi quei genitori eternamente convinti di avere la situazione sotto controllo e di poter fare affidamento sul proprio intuito per capire se il figlio stia mentendo o meno.
Costoro farebbero bene a prendere visione di un’altra ricerca, che a tradimento smentisce il potere del “sesto senso”: secondo gli scienziati della University of California, capire se un bambino dice il vero o il falso costituisce un’impresa nella quale si conta solo il 48% di possibilità di successo.
L’opinione degli studiosi
I ricercatori hanno commentato: “Il fenomeno che abbiamo scoperto si chiama pregiudizio di verità: le persone tendono a supporre che gli altri stiano dicendo loro il vero, anche se in molti degli esperimenti sapevano in anticipo che la metà dei bambini avrebbe mentito. Siamo portati a credere che i bambini non siano bravi a mentire, e siamo convinti di essere bravi investigatori, in realtà è bene tenere a mente che le nostre convinzioni sono errate e che il nostro intuito non è così infallibile come sembra”.
A conti fatti, cari genitori, non vi restano molte carte da giocare al fine di ottenere la lealtà dei vostri figli, se non quella di essere il più comprensivi e tolleranti possibile, adottando pugno di ferro in guanto di velluto.