di Francesco Pigozzo e Daniela Martinelli
Un primo obiettivo di emancipazione (e bene comune da costruire assieme!) che è in gioco nella costruzione dell’unità europea è la pace: ne abbiamo parlato nel post precedente.
Ma non si tratta dell’unico pensabile e concretamente realizzabile nel momento in cui adottiamo il paradigma multiscalare europeo della sovranità democratica su ogni aspetto del vivere sociale, della partecipazione civica, della protezione delle autonomie.
Vi proponiamo di riflettere qui su un secondo bene comune che, solo mettendosi assieme, i cittadini del continente possono arrivare a garantirsi e proporre di garantire anche a livello mondiale.
LA SOVRANITÀ
Un concetto quanto mai conteso nel dibattito pubblico odierno è quello di “sovranità”: c’è chi lo considera superato nei fatti dal livello di interdipendenza globale ormai raggiunto; c’è chi lo difende e ne vuole restaurare il senso reale proprio come strumento di difesa e lotta contro gli effetti uniformanti e le asimmetrie di potere che governano l’interdipendenza globale.
Non solo, ma in entrambi questi campi ideologici c’è chi mette l’accento sulla sovranità dello stato e chi lo mette sulla sovranità del popolo, in altre parole c’è chi argomenta a favore o contro la sovranità in base a preoccupazioni di potenza e chi lo fa invece in base a preoccupazioni di democrazia. Una gran confusione! Rispetto alla quale, l’Unione europea si trova per molti versi al centro del dibattito.
Per lungo tempo, su ogni mezzo di comunicazione e nel linguaggio politico ci siamo sentiti ripetere che le istituzioni europee si costruivano a prezzo di “cessioni di sovranità”: per alcuni era positivo, perché allontanava dai pericoli del vecchio nazionalismo e costruiva una necessaria sovranità europea; per altri era negativo, perché snaturava le vere patrie storiche o sminuiva inevitabilmente il controllo democratico dei cittadini sui poteri pubblici. Ma questa opposizione manichea è una semplificazione dannosa della realtà, che poggia su alcuni pregiudizi da mettere radicalmente in questione…
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