di Francesco Pigozzo e Daniela Martinelli
L’Unione Europea è il quadro istituzionale più avanzato e strutturato in cui ad oggi si è concretizzato il processo di unificazione politica degli europei e delle europee: abbiamo accennato nei precedenti post da un lato alle radici storiche di lungo termine e ai possenti fattori propulsivi e dall’altro alle ragioni che restano più che mai vive e ci invitano a portarlo a compimento. Ma non ci siamo ancora soffermati su una domanda preliminare: chi sono “gli europei e le europee”?
Nella nostra prospettiva questa domanda non ha una risposta corretta a priori: la geografia (fisica e antropica) e i fattori “ambientali” non forniscono confini assoluti e, anche in termini storico-culturali, si può argomentare a favore di diverse definizioni. Ma il problema sta proprio nella domanda: nell’ambito civico cui ci riferiamo, la questione non è trovare definizioni “naturali” o “matematiche”, bensì costruire, scegliere, decidere quale significato vogliamo dare al concetto.
Non si tratta però di una scelta astratta, statica o priva di vincoli di realtà, ma di una negoziazione continua tra differenti punti di vista che si sentono partecipi della decisione, tra differenti esperienze che rendono sensato e realistico occuparsene, tra differenti interpretazioni e ricostruzioni della realtà dei fatti in cui viviamo. Pensare e agire in ambito civico, insomma, significa proprio cercare senza posa di esercitare la nostra limitata, ma preziosa, libertà di scelta – e quindi responsabilità.
LE ISTITUZIONI COLLEGATE ALL’IDEA DI EUROPA
Non stupisce pertanto che dopo le esperienze delle guerre mondiali si siano andate sviluppando molteplici costruzioni istituzionali collegate all’idea di “Europa”, ciascuna delle quali fondata su differenti accezioni del termine perché ispirata da differenti modi di individuare e affrontare problemi reali comuni: l’Unione Europea è una di queste; figlia delle cosiddette comunità, ha attualmente 27 Stati membri e può quindi definire in modo molto preciso chi sono “gli europei e le europee” nella sua ottica, ma esiste ad esempio anche un “Consiglio d’Europa” che lo definisce invece in base alle popolazioni dei suoi 46 Stati membri… e una Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa che ne ha addirittura 57 di Stati membri, spalmati geograficamente su tre continenti…
Perché allora noi scegliamo qui di occuparci proprio dell’Unione Europea in modo particolare?
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