L’estro creativo di Elio Fiorucci prende vita nell’omonima mostra ospitata presso la Triennale di Milano, dal 6 novembre 2024 al 16 marzo 2025. La retrospettiva esplora le innovazioni di uno stilista che contribuì a rivoluzionare l’idea di moda, ma non solo: essa offre un affaccio, oltre che sul professionista, anche sull’uomo, indagando sulle esperienze di vita che lo hanno condotto ad essere uno dei più apprezzati fashion designer della scena contemporanea. I visitatori vengono accompagnati in un viaggio reso altresì entusiasmante dalle registrazioni vocali (inedite) di Fiorucci stesso, che si relaziona con i protagonisti della sua storia personale e professionale.
Lo stilista degli angeli
Era tempo di un’esposizione sul cosiddetto “stilista degli angeli”, il quale viene ricordato così per la sua passione per i putti, che stampava su maglioni, t-shirt e accessori; anche la figura della pin-up era ricorrente nelle creazioni di Fiorucci. In proposito, spiegò: “Quando qualcuno mi domanda cosa avessero a che fare gli angeli con le donne nude, rispondo che ogni donna nuda è come un angelo. Un dono divino”. I biglietti saranno presto disponibili in prevendita online, intanto cresce il fermento soprattutto tra i fautori dello stilista, che non sono pochi.
Si dichiarò infelice
Benché abbia goduto della stima e dell’ammirazione di tutti, Fiorucci si raccontava così: “la mia vita è stata interessante, ma non felice”. Strano che tali parole siano state pronunciate da un uomo che avrebbe avuto milioni di ragioni di bearsi ed essere felice, a cominciare da un talento da fuoriclasse, lo stesso che oggi lo porta ad essere ricordato come il creatore del jeans da donna perfetto. Fiorucci lo ideò dopo un viaggio a Ibiza in cui vide, in una caletta spagnola, una piccola comunità hippie che indossava jeans mentre faceva il bagno. Quei capi disegnavano così bene le forme che lo stilista, di ritorno a Milano, si sentì ispirato da creare una collezione che fece storia. In questo spirito diede vita al suo famoso jeans da donna, corto e attillato.
Tra i suoi talenti l’empatia
Oltre che per il talento, Fiorucci era noto a colleghi e dipendenti per la predisposizione al dialogo, all’empatia; virtù queste che, assieme a tutto il resto, contribuiscono a renderlo eterno e più che mai presente sulla scena della moda, perfino oggi che è scomparso. Si spense il 20 luglio del 2015, all’età di 80 anni. In proposito al suo stile innovativo, chiosò: “Non mi sento uno stilista, bensì una persona libera, un sensitivo che ha incontrato molte persone e che si è fatto affascinare e suggestionare dagli occhi dai loro occhi. Io guardo le persone negli occhi, è questo che mi ha portato a sperimentare e innovare credendo in primis nella forza delle persone”.