Oggi si fa un gran parlare di supereroi, i quali vengono proposti in pellicole delle quali, ad appena due o tre mesi dalla proiezione nelle sale, già ci si scorda. Ma in principio fu lui a inaugurare il trend, l’indimenticato Christopher Reeve, che negli anni ’70 vestì i panni di Superman. Oggi un documentario ripercorre la vita dell’attore. Super/Man: The Christopher Reeve Story, diretto da Ian Bonhote e Peter Ettedgui, è nelle sale dal 10 ottobre. Promette contenuti inediti e testimonianze esclusive sul divo che segnò un’epoca e che, oltre che per il talento, viene ricordato quale esempio di resilienza.
Una vita incredibile
L’esistenza di Reeve ebbe dell’incredibile, dall’ascesa al cinema all’incidente che segnò una battuta d’arresto nella sua carriera, oltre a costargli l’infermità. Nel 1995 cadde da cavallo e rimase paralizzato dal collo in giù. Quel tragico episodio che avrebbe potuto atterrarlo, tuttavia lo spinse a guardare la realtà attraverso la lente dell’altruismo. In questo spirito divenne un attivista per i trattamenti delle lesioni del midollo spinale e per i diritti dei disabili. Super/Man: The Christopher Reeve Story è stato presentato ieri al cinema Adriano, a Roma, in presenza di Matthew Reeve, primogenito dell’attore, ed ha mietuto lacrime, applausi e ovazioni.
L’idea del documentario
L’idea di un documentario su Chris Reeve è venuta a un archivista che, animato dall’intenzione di raccontare l’esistenza di un divo ancora presente nella memoria collettiva, ha contattato la famiglia dell’attore per chiederle se avesse dei video interessanti, privati, da raccogliere in un’unica opera biografica. La risposta fu affermativa. In un’intervista Matthew Reeve ha spiegato: “Quando arrivò la telefonata avevamo da poco portato a casa un sacco di oggetti di famiglia e sapevamo esattamente dove erano le registrazioni, etichettate in modo approssimativo, in 8 diversi formati, e abbiamo capito che era il momento giusto per mostrare al mondo quel materiale”.
I video amatoriali
Ed ancora: “Avevo realizzato dei brevi filmati tra il 2001 e il 2002 che documentavano i progressi di mio padre, come la scena in cui lui inizia a muovere il dito, un momento fondamentale per lui e per tutta la famiglia. Sono felice di averli fatti perché ha voluto dire passare più tempo con lui, senza sapere che ne avremmo avuto così poco insieme. Per quanto riguarda la nostra vita, registrata nei nostri film casalinghi, era così: buffa, sciocca, divertente, memorabile e magica”. Christopher Reeve si spense il 10 ottobre del 2004. Aveva 52 anni.