Le opere di Berthe Morisot in mostra a Torino. La retrospettiva sull’unica esponente dell’impressionismo francese è visitabile fino al prossimo 9 marzo

da | Ott 16, 2024 | Attualità

Sono tanti i pittori impressionisti che si perpetuano nell’immaginario collettivo, la maggior parte dei quali è composta da uomini. Si va da Monet a Renoir, ma vi è un’unica esponente femminile di questo movimento artistico, ovvero Berthe Morisot. Ebbene, nell’anno internazionalmente dedicato all’Impressionismo, dal 16 ottobre 2024 al 9 marzo 2025, la GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino presenta la mostra “Berthe Morisot”, che rende omaggio alla superba pittrice impressionista e celebra la sua storia.

La retrospettiva


La retrospettiva è organizzata e promossa da Fondazione Torino Musei, GAM Torino e 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE, a cura di Maria Teresa Benedetti e Giulia Perin, con il sostegno eccezionale del Musée Marmottan Monet di Parigi.
Come tutti gli altri impressionisti passati alla storia, anche Morisot si distinse per l’abilità a cogliere la magia dell’attimo e trasferirla sulla tela, ed è proprio questa sua attitudine ad essere celebrata nella mostra in oggetto. Oltre all’opera, dell’artista è interessante tramandare anche i trascorsi di vita, su tutti il suo sodalizio con Édouard Manet. Si conobbero nel 1868 e instaurarono una profonda amicizia. Manet, il più rappresentativo esponente dell’impressionismo francese, elevò Morisot a musa di alcuni suoi dipinti, ritraendola in ben 11 tele.

Manet e Morisot


Tra i due vigette una profonda stima reciproca – benché in tanto abbiano insinuato che si sia trattato di più di un’amicizia -, altresì tramandata da alcune chiose memorabili… Morisot di Manet disse: “Trovo in lui una personalità interessante che mi piace infinitamente”. Manet ricambiò così: “Rimasi colpito da quella ragazza riservata e che parlava a voce bassa, sottile come un giunco, occhi neri e profondi, che amava vestirsi di nero e all’ultima moda e leggere romanzi in voga”. Qualche anno dopo il loro incontro, nel 1874, Berthe sposò il fratello dell’amico, Eugène Manet, in proposito al quale affermò: “Ho trovato un brav’uomo, onesto, e sono sicura che mi ama sinceramente. Dopo aver vissuto per tanto tempo inseguendo chimere ho cominciato a vivere una vita vera”. La retrospettiva si sviluppa in 50 opere, tra dipinti, disegni e incisioni, provenienti da istituzioni pubbliche e collezioni private.