“Citadel: Diana”, serie che ha appena debuttato (il 10 ottobre) su Prime Video, sembra ispirata dalle grandi produzioni americane, eppure è un prodotto nostrano e come protagonista vede la talentuosa Matilda De Angelis. Nel giro di pochi giorni ha conquistato il pubblico italiano e internazionale, registrando il miglior risultato globale di sempre per un Original italiano sulla piattaforma.
Oggi si posiziona al primo posto tra le serie più viste ed è entrata nella Top 5 in quasi 150 Paesi. Qualche esempio? Spagna, Messico, India, Brasile, Germania, Francia, Canada, Australia…
L’universo “Citadel”
La serie, prodotta da Cattleya – parte di ITV Studios – e Amazon MGM Studios, con la produzione esecutiva di AGBO dei Fratelli Russo, si colloca in un’iniziativa che prevede più produzioni locali legate all’universo di “Citadel”. Dopo il debutto della versione italiana, è attesa per il 7 novembre 2024 la serie indiana “Citadel: Honey Bunny”, mentre è già in produzione la seconda stagione della serie originale con Richard Madden e Priyanka Chopra Jonas.
Un successo inaspettato quello di “Citadel: Diana”, tanto che la sua protagonista, De Angelis, solo pochi giorni prima del debutto, promuovendo la serie in tv, si esprimeva con entusiasmo ma anche con una vena di percepibile disincanto. Del resto l’Italia ha spesso eccelso in tutt’altri generi che non nel fantascientifico, e la serie in oggetto costituisce un salto nel vuoto finito nel migliore dei modi.
La trama
L’opera vede De Angelis nei panni di Diana Cavalieri, una spia Citadel imprigionata tra le linee nemiche. L’unica occasione di salvezza non può che derivarle da un alleato inaspettato. Non le resta che fidarsi. L’ambientazione è nella Milano del 2030.
Paghi del successo appena mietuto, i vertici di Prime Video hanno dichiarato: “Il successo di Citadel: Diana dimostra che i nostri spettatori in tutto il mondo continuano ad apprezzare le storie locali, realizzate dai migliori narratori e talenti locali”. Ed ancora: “Il mondo di Citadel rappresenta un concept davvero unico, e il nostro obiettivo era creare un nuovo mondo di spionaggio in grado di viaggiare a livello globale. Lo storytelling innovativo di Citadel: Diana è riuscito a realizzare proprio questo, grazie a una spy story ricca di azione, che mette al centro i personaggi ed è in grado di attrarre il pubblico in tutto il mondo”.