Mancano tre settimane a Natale, nel frattempo vale la pena di vedere come, nel mondo, le città si stanno preparano a onorare questa ricorrenza. Partiamo da Parigi, dove tra qualche giorno riapre la cattedrale di Notre Dame, simbolo della “Ville Lumière”. Nel 2019 la superba struttura fu devastata da un incendio. Adesso, dopo anni di restauro, è tornata a splendere, ma in tanti lamentano che alla nuova versione di questo monumento manchi il tipico buio medievale, che avvolgeva nel misticismo chiunque visitasse la costruzione. Quant’è costato il restyling del leggendario bene? Fioccano le ipotesi: c’è chi parla di circa 700 e chi di 846 milioni di euro. Il monumento, tra i più visitati al mondo, ha oltre 850 anni.
Un villaggio da mangiare
Una menzione va d’obbligo all’Ungheria, a Szepetnek, dove con il pan di zenzero è stato riprodotto un intero villaggio in miniatura di oltre 100 case, cui si aggiungono locali, negozi, ufficio del sindaco e perfino un treno perfettamente funzionante. La realizzazione dell’opera ha richiesto 70 kg di farina, 20 kg di zucchero e di miele e 220 uova. In Germania, a Monaco, è in mostra l’albero di Natale più costoso d’Europa. Il suo valore si aggira attorno ai cinque milioni di euro e le sue decorazioni pesano oltre 60 kg. È alto quasi tre metri ed è costituito da una piramide su cui sono disposte più di 2mila monete da collezione, tutte riferite alla Filarmonica di Vienna.
I coniugi Jeromin
E che dire della Germania, dove a tenere alto lo spirito festivo ci pensano due coniugi che hanno fatto del Natale uno stile di vita? Susanne e Thomas Jeromin, infermiera geriatrica di 57 anni e cuoco di 58, da 13 anni addobbano la loro villetta di Rinteln nel Weserbergland, in Germania, con alberi di Natale di ogni forma e dimensione, ma quest’anno si sono davvero superati: in occasione delle prossime festività natalizie, la loro abitazione ospita oltre 600 alberi, tutti a tema. Per poi non parlare di installazioni quali festoni e luminarie. Ce n’è per tutti i gusti…