In occasione del prossimo Natale, sulle tavole degli italiani (beh, non proprio di tutti) arriva Pancricri, il panettone con farina di grilli. È una creazione del Pastry Chef Davide Muro, il quale ha chiosato: “Con Pancricri abbiamo voluto spingere ulteriormente i nostri sforzi e le nostre ricerche nella direzione che ormai mi è cara: giocare con i sapori e le ricette della tradizione, sperimentando accostamenti insoliti, proponendo ingredienti nuovi, studiando come poter rispondere alle esigenze delle persone con stili di vita sempre in mutamento. Con Pancricri ho voluto proporre una nuova esperienza di gusto che unisce piacere e salute, facendo incontrare la golosità e la delizia del Natale, il periodo più dolce dell’anno per antonomasia, a un lifestyle di benessere, healthy”.
Mille virtù
Chissà in quanti, in occasione delle feste, si riveleranno disposti a far spazio in tavola a Pancricri, considerato che il suo ingrediente principale è la farina di grillo. Ma sono dettagli; di questa “prelibatezza” è meglio soffermarsi sulle virtù: è un panettone ad alta digeribilità senza burro e senza lattosio, al sapore di albicocche e cioccolato con grilli caramellati all’interno. Punta a coniugare gusto, sostenibilità e salute. Con questo prodotto innovativo la pasticceria festeggia il decimo anniversario della riapertura, avvenuta il 24 dicembre 2014. Le versioni in vendita sono due, con peso e prezzo differenti. Il panettone da 200 grammi costa 11 euro mentre quello più grande da 450 grammi si può acquistare al prezzo di 25 euro.
Nessun rischio per la salute
Quanto a coloro i quali paventano rischi per la salute, ad azzittirli ci pensa l’Efsa (l’European Food Safety Authority), che rassicura in merito alla sicurezza di questo alimento, rendendo noto che i grilli possono essere mangiati da chiunque sopra i tre anni, fatta eccezione per chi ha intolleranze alimentari o forme di sensibilità ai crostacei. Resta da vedere in quanti daranno ascolta alla propria implacabile diffidenza e in quanti all’Efsa. In proposito, noi un’idea ce la siamo fatta.