Almodovar esplora il tema dell’eutanasia ne “La stanza accanto”, sua prima produzione americana. Protagoniste dell’opera sono due strepitose Julienne Moore e Tilda Swinton. Stupisce il modo in cui il regista spagnolo, pur senza suscitare nello spettatore emozioni dirompenti, attraverso quest’opera riesca comunque a far riflettere.
In tanti hanno tacciato il film di freddezza e distacco, ma simili descrizioni stridono con il profilo di Almodovar, che si perpetua come un professionista dal sangue caldo. Il regista sta semplicemente sperimentando uno stile narrativo nuovo, diverso, al quale il suo pubblico fidelizzato deve ancora abituarsi.
La storia
Il lungometraggio tratta del diritto all’eutanasia, del cambiamento climatico, dalla guerra con le conseguenze sulla salute mentale di chi la vive e delle difficoltà della maternità per le donne che non vogliono rinunciare alla propria carriera. È la storia di due amiche che si ritrovano dopo anni di lontananza. Una è all’apice della sua carriera di scrittrice, l’altra alle prese con un cancro che la costringe a confrontarsi con la precarietà della vita. Si accorgono di aver bisogno l’una dell’altra per riscoprire ciò che conta davvero, come l’amicizia. A rispondere al dilemma se la pellicola vada vista o meno contribuisce il Leone d’Oro che l’opera si è aggiudicata all’ultima Mostra del Cinema di Venezia, dove è stata accolta con applausi e ovazioni.
Il commento di Tilda Swinton
A chi le ha chiesto se abbia mai avuto esitazioni ad accettare il ruolo, Tilda Swinton ha spiegato: “Anzi, ancora mi commuove, so quante persone malate vedranno questo film e desideravo restituire sentimenti reali senza un grammo di falsità. Non ho mai cercato la performance recitativa, solo sincerità”. Ed ancora: “Mi ha affascinato soprattutto Ingrid (Julianne Moore). Come lei sono stata molte volte nella stanza accanto, o nella stessa stanza, di persone care e amici che si spegnevano. Ma, diversamente da lei, non ricordo di essere mai stata spaventata dalla morte. Ingrid lo è e c’è qualcosa di incredibilmente toccante in chi accetta di accompagnarti verso la fine, pur essendone terrorizzato”. “La stanza accanto” è al cinema dal 5 dicembre.