Emblema di aggregazione e svago per i più, le feste natalizie si rivelano una tribolazione per gli studenti. Tra una tombolata, un convivio e una serata in discoteca, i fanciulli devono far fronte all’ansia, che di andare in vacanza non vuole saperne. A tradimento, essa giunge a turbare i momenti più lieti, insinuando nel malcapitato il senso di colpa per aver messo da parte i libri. Vi sono altresì quegli studenti che, per non perdere il ritmo, si sottraggono alle distrazioni e allontanano da sé lo spirito festivo come fosse un demone che ambisce a possederli. Non manca poi chi si lascia persuadere a godersi le feste, anche a costo di vivere il tempo come fosse doppio, a gennaio, per recuperare. Del resto, si sa: appannaggio degli universitari è l’autogestione. Quanto agli studenti scolastici, le cose sono ben diverse…
Poveri studenti scolastici
Spesso subissati di compiti per le vacanze, al rientro a scuola devono presentare la prova della loro diligenza sulla cattedra del docente, come se questa fosse il pulpito di un sacrificio. Recentemente, il tema è assunto agli onori delle cronache per un’iniziativa dell’assessore provinciale Marco Galateo, il quale, attraverso una lettera recapitata ai dirigenti scolastici della Provincia Autonoma di Bolzano, ha chiesto di poter ridurre il carico di compiti che viene assegnato in occasione della pausa festiva. Ecco uno stralcio della missiva: “Diversi studi autorevoli dimostrano come una settimana di riposo sia funzionale allo sviluppo e all’apprendimento dei ragazzi. Allora, che le vacanze siano una pausa vera. Ora che ci avviciniamo a quelle natalizie ho voluto veicolare questo messaggio. I docenti hanno autonomia scolastica e la facoltà di individuare regole caso per caso”.
I consigli dell’esperto
Essendo noi disincantati sull’ipotesi che i docenti accolgano l’appello, ci siamo rivolti alla dottoressa Roberta Trabucco, laureatasi in psicologia presso eCampus, affinché conceda ai fanciulli qualche suggerimento su come affrontare le feste in serenità, pur dovendo fronteggiare le impellenze di scuola o università. In proposito, Trabucco spiega: “Spesso capita che, durante le festività, lo studente si percepisca preoccupato, ansioso. È un fenomeno che potremmo definire “ansia da festività”. Per intervenire su questa condizione di disagio, vi sono diverse strategie. Nello specifico, ne ho selezionate quattro…
Vademecum per gli studenti
- 1. L’organizzazione rende efficace ogni attività e favorisce uno stato di quiete. Pianificare i tempi in cui studiare è sicuramente un primo passo importante, perché genera ordine mentale.
- 2. È fondamentale l’equilibrio tra studio e pause. Quando si acquisisce un ritmo, si aumenta lo stato attentivo e si ottengono maggiori risultati.
- 3. Negli intervalli occorre ritagliarsi degli spazi personali dove praticare la respirazione consapevole, la meditazione, lo yoga o la corsa.
- 4. Restare in contatto con il mondo rappresenta il miglior modo per condividere le proprie esperienze e cercare sostegno nei momenti di difficoltà”. Con l’auspicio di contribuire alla qualità delle vostre vacanze, vi auguriamo buon Natale.