UN LENTO RIAVVIO, NONOSTANTE IL PROGETTO SPINELLI

da | Dic 23, 2024 | The New Generation Voice

di Francesco Pigozzo e Daniela Martinelli

Cosa determinò il secondo allargamento delle Comunità ? Che cosa è il “Progetto Spinelli”?

Tra dicembre 1979 e maggio 1980 il Parlamento tentò inutilmente di opporsi al Consiglio dei ministri sulla questione del bilancio delle Comunità, ritenuto troppo piccolo e troppo poco adeguato alle necessità della società europea – tanto più perché dal 1981 essa include anche la Grecia uscita dalla dittatura!

Secondo Altiero Spinelli, membro del primo Parlamento eletto, la sconfitta offriva un’opportunità: far capire a tutti i gruppi parlamentari che in democrazia non è accettabile l’esclusione dei rappresentanti dei cittadini europei dalla definizione delle regole europee.

UN PARLAMENTO “COSTITUENTE”?

Spinelli creò allora il Club del Coccodrillo, gruppo aperto a tutti i parlamentari, che in 4 anni portò alla nascita della Commissione Affari Istituzionali, all’elaborazione di un progetto di “trattato sull’Unione Europea” e a uno storico voto di approvazione di questo stesso progetto nell’Assemblea plenaria del 14 febbraio 1984. Bisogna tenere presente che allora, come oggi!, il Parlamento non ha poteri di approvazione e ratifica dei Trattati (oggi ha acquisito solo quello di proporre al Consiglio la convocazione di una Convenzione per proporre modifiche puntuali).

I capi di Stato e di governo vollero ignorare l’iniziativa Costituente di Spinelli, ma in realtà essa aiutò i più europeisti a rilanciare l’integrazione nonostante le resistenze del Regno Unito di Margaret Thatcher. Dal gennaio 1985 la guida della Commissione europea fu affidata a Jacques Delors: si rimise in moto la costruzione del Mercato Unico e si rafforzarono poteri e competenze comunitarie.

IL “TOPOLINO” DELL’ATTO UNICO

Nel giugno 1985 a Schengen 5 stati decisero di procedere nel riconoscimento della libertà di circolazione e a poi Milano, nel Consiglio Europeo, si ruppe la regola dell’unanimità su una questione di diritto primario: a maggioranza, i Capi di Stato e di governo decisero di convocare una conferenza intergovernativa per modificare i trattati. Così, nel febbraio 1986 i governi firmarono e poi gli Stati ratificarono l’Atto Unico Europeo. Certo un testo di molto più limitata ambizione rispetto al progetto Spinelli. E fu in quel frangente che le comunità raggiunsero i 12 membri, con l’ingresso di Spagna e Portogallo…

COSA TROVATE SUL VLEU

Come per le precedenti e le successive tappe del percorso, sono disponibili tre video che vi aiuteranno a immergervi nell’atmosfera dell’epoca, comprendere meglio le vicende europee essenziali che la caratterizzano e approfondire le questioni storiche attraverso la presentazione del punto di vista storiografico di alcuni esperti di studi europei. Le lezioni sono corredate di materiali di supporto, in particolare indicazioni sitografiche e bibliografiche sui singoli periodi.

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