Sabato 28 dicembre in tutta Europa è scattata la nuova normativa sul caricatore elettronico unico: tutti i nuovi dispositivi elettronici dovranno essere dotati di una porta di ricarica standard Usb C, al fine di ridurre l’impatto ambientale e facilitare la vita dei consumatori.
La nuova norma
La direttiva UE 2022/2380 è entrata in vigore il 27 dicembre 2022 ma, come consueto, la sua applicazione è ufficialmente scattata a due anni di distanza sabato scorso.
La norma coinvolge tutti i dispositivi elettronici digitali – quindi per citarne alcuni smartphone, tablet, auricolari, fotocamere, tastiere, mouse, altoparlanti, console per videogame – tranne i computer portatili, che dovranno rispettare l’obbligo solo a partire dal 28 aprile 2026.
La norma si applica solo ai nuovi dispositivi venduti, non a quelli già in commercio, che dovranno avere una porta di ricarica di tipo Usb C. Saranno poi i consumatori a scegliere se ricevere i caricatori al momento dell’acquisto del dispositivo. I produttori, inoltre, sono tenuti a specificare in modo più dettagliato le informazioni sugli articoli contenuti nelle confezioni e le loro caratteristiche di ricarica.
I vantaggi
I vantaggi della norma sono molteplici: semplifica la vita dei consumatori che non dovranno più portare con sé o acquistare caricatori e cavi diversi per altrettanti dispositivi. E poi contribuisce a ridurre l’impatto ambientale, limitando la produzione di rifiuti elettronici.
Ad oggi, infatti, gli abitanti dell’UE spendono attorno 250 milioni di euro all’anno in caricatori che spesso sono superflui o diventano inutilizzati, andando così ad alimentare le 11mila tonnellate di rifiuti elettronici prodotte ogni anno dall’UE.