L’impatto di ogni sigaretta
Dallo scorso primo gennaio, a Milano è entrato in vigore il divieto di fumo all’aperto; benché esso sia volto alla tutela dei non fumatori nonché a ridurre i livelli di inquinamento, è stato accolto con scetticismo. C’è chi la considera una misura estrema e chi perfino ridicola, ma quante ragioni vi sono per temere le conseguenze del fumo? Tante, soprattutto in considerazione di uno studio commissionato dal Dipartimento per la Salute e la Cura sociale del Regno Unito, pubblicato sulla rivista Addiction, secondo cui una sigaretta ridurrebbe l’aspettativa di vita del fumatore di circa 20 minuti. Un tempo esiguo, ma provate a moltiplicarlo per il numero di sigarette consumato dai fumatori più accaniti…
17 minuti per gli uomini, 22 per le donne
Gli autori dell’indagine hanno chiosato: «La maggior parte dei fumatori si rende conto che il fumo potrebbe aver accorciato loro la vita, ma non realizza l’impatto di ogni sigaretta fumata». Nei fumatori di lunga data, ogni sigaretta accorcia l’aspettativa di vita media di 17 minuti per gli uomini e di 22 minuti per le donne. A conti fatti, i benefici in salute del non fumare possono essere tradotti facilmente in minuti, giorni, mesi, persino anni di vita recuperata. A tal proposito, gli scienziati affermano: «Una persona che fuma 10 sigarette al giorno e che smette di fumare l’1 gennaio 2025 potrebbe prevenire la perdita di un giorno intero di vita ora dell’8 gennaio, di una settimana di vita ora del 20 febbraio, di un mese ora del 5 agosto. Alla fine dell’anno, potrebbe aver evitato di perdere 50 giorni di vita».
Meglio smettere da giovani
È sempre il momento giusto per smettere di fumare, tuttavia i medici concordano sul fatto che chiudere con il fumo in giovane età (attorno ai 40 anni) può ridurre il rischio di morire per disturbi legati al fumo anche del 90%; e concludono: «Un fumatore 60enne avrà tipicamente il profilo sanitario di un 70enne che non fuma». Ce n’è abbastanza per spezzare in due la sigaretta. Un gesto questo che si accompagna a 20 minuti di vita guadagnati, o meglio salvati.