Cosa c’è di più esaltante di una pizza fumante che attende solo di essere gustata? Tra le poche certezze della vita, questa è una delle più confortanti. Non a caso il calendario ha dedicato un giorno dell’anno al piatto unico più famoso di tutti, ambasciatore di italianità nel mondo. Quel giorno è oggi, 17 gennaio, tempo in cui prendono vita centinaia di iniziative volte a celebrare la pizza e le sue infinite declinazioni, ad eccezione della variante con ananas, alla quale i più guardano con diffidenza. Del resto, troppo oltraggiosa della tradizione. Il cosiddetto “World Pizza Day” non è mica un gioco, come a torto rischia di essere inteso, bensì una vera e propria festa, un’iniziativa che eleva la competenza dei pizzaioli a forma d’arte da tutelare e preservare.
In onore di Sant’Antonio Abate
La data è stata scelta in onore di Sant’Antonio Abate, protettore dei lavori legati al fuoco, come quello del pizzaiolo appunto, oltre che dei panettieri e dei pompieri. La Giornata Mondiale della Pizza è nata nel 2017 dopo il riconoscimento “Arte tradizionale del pizzaiuolo napoletano” entrato nel Patrimonio Culturale dell’Umanità dell’UNESCO. Ma quanto ne sappiamo di questa prelibatezza? Le curiosità su di essa sono infinite, alcune delle quali non troppo attendibili, ma non ne abbiamo selezionate alcune interessanti… La pizza è nata a Napoli nel 1889 quando Raffaele Esposito e sua moglie Rosa Brandi, titolari di una pizzeria a via Sant’Anna di Palazzo, per fare omaggio alla Regina Margherita, moglie di Re Umberto I, prepararono una pizza tricolore a base di pomodoro, basilico e mozzarella. Questo piatto unico potrebbe presto essere stampato in 3D…
La pizza stampata in 3D
La Anjan Contractor di Austin, Texas, ha ricevuto 125,000 dollari dalla NASA per sviluppare il prototipo di una stampante 3D in grado di stampare una pizza, miscelando alcuni alimenti in polvere e l’acqua. Se funzionerà, verrà data in dotazione agli astronauti impegnati nelle lunghe missioni spaziali. In conclusione, vi proponiamo una carrellata delle pizze più strane che, in giro per il mondo, possiate trovare. Sempre che siate abbastanza audaci, in alcuni casi, da provarle: In Missouri (USA), c’è chi consuma la pizza alle cicale. In confronto, gli svedesi, che sono soliti consumare la pizza alla banana, paiono quasi “tradizionalisti”. E che dire della pizza al coccodrillo, specialità dell’Australian Heritage Hotel di Sidney? Benché le alternative siano infinite, a essere preferita continua la leggendaria, deliziosa Margherita.