Le innovazioni dell’AI potrebbero generare fino a 500mila nuovi posti di lavoro

da | Gen 20, 2025 | Attualità

L’intelligenza artificiale diventa sempre più presente nella realtà di oggigiorno, e pare che sia destinata a ritagliarsi un ruolo di rilievo sempre più crescente, nel tempo. Addirittura, le innovazioni annunciate potrebbero generare fino a 500.000 nuovi posti di lavoro nei prossimi cinque anni. Stando ai pronostici, l’AI trasformerà l’economia globale con un mercato previsto di 2 trilioni di dollari entro il 2030, con un tasso di crescita annuale composto (Cagr) di circa il 20-30%. Sono numeri da capogiro, ma più che attendibili, a detta degli esperti. Le prime a beneficiarne dell’intelligenza artificiale sono le aziende che hanno investito maggiormente nel suo sviluppo.

Nvidia

È il caso di Nvidia, che ha raggiunto la capitalizzazione record di 3.300 miliardi di dollari alla fine del 2024, posizionandosi al secondo posto nella classifica delle aziende più quotate al mondo. La classifica è capitanata da Apple, 4.000 miliardi, anche lei protagonista dell’AI. A seguire troviamo Microsoft, con 3.200 miliardi di dollari di capitalizzazione, poi Alphabet (Google) e Amazon, entrambe attorno ai 2.300 miliardi. Il ruolo sempre più importante dell’IA è stato sottolineato nel corso della conferenza «Ignite», organizzata da Microsoft a fine 2024. Insomma, intelligenza artificiale sempre più oltre, ma fin dove si spingerà. Difficile a dirsi, tuttavia si rincorrono ogni giorno le notizie di traguardi inaspettati, raggiunti o in fase di raggiungimento, cui si è arrivati grazie all’ausilio dell’AI. Ad esempio, saremmo prossimi ad rallentare notevolmente l’invecchiamento e allungare la vita…

GPT-4b

La rivista MIT Technology Review ha reso noto che OpenAI e Retro Biosciences hanno sviluppato insieme un modello di intelligenza artificiale chiamato GPT-4b che permetterebbe di semplificare e ottimizzare la produzione di cellule staminali. Come risultato, in futuro sarà possibile vivere fino a 150 anni. Ciò che OpenAI e di Retro Biosciences si ripromettono è di accelerare il processo di identificazione delle proteine chiave necessarie per la riprogrammazione e di ridurre gli effetti collaterali legati finora alla riprogrammazione delle cellule. Ciò che un tempo si configurava come fantascienza, oggi è realtà, o si avvia ad esserlo, grazie all’AI.