Come ristabilire l’equilibrio tra studio, lavoro e vita privata

da | Feb 3, 2025 | Consigli della settimana

È il dilemma dello studente moderno: come ristabilire il giusto equilibrio tra studio, lavoro e vita privata? Spesso, il quesito resta senza risposta e il malcapitato assiste alla deriva delle proprie responsabilità, sia verso gli altri sia verso se stesso. L’agenda diviene così un gingillo inservibile, poiché il problema non è prendere nota degli impegni, bensì dargli un ordine coerente. Innanzitutto occorre perdonarsi un limite connaturato nell’essere umano, creatura fallace: il nostro cervello non è programmato per gestire più cose contemporaneamente, perciò, quando gli chiediamo di essere multitasking, gli stiamo praticando una violenza, costringendolo a trascendere la sua natura. Alla fine si adatta, ma non vuole che si tiri la corda.

Sovraccarico cognitivo

Agli impegni personali, aggiungete pure i sovrastimoli cui la società ci sottopone: come calcolano gli studiosi, ogni giorno una persona, attraverso lo smartphone, il computer, le mail, i social, la tv, la radio, i giornali, è bombardata in media da oltre 100.000 parole e 34 gigabyte di informazioni. Una quantità di dati tale da farci lambire il cosiddetto “sovraccarico cognitivo”, che vogliamo assolutamente evitare. Perciò, animati da buona volontà, vediamo assieme come sviluppare l’attitudine a gestire almeno le tre dimensioni imprescindibili dell’esistenza, senza impazzire: studio, lavoro e vita privata. In primo luogo, è fondamentale stabilire le priorità… Ci sono momenti in cui si è costretti a togliere del tempo a qualcosa, a beneficio di ciò che ne merita di più. Si tratta di dare un ordine agli impegni, non certo di trascurarne alcuni, perciò mettete a tacere i sensi di colpa.

Mantenere il focus

E che dire dell’importanza di mantenere il focus? Altolà alle distrazioni: se si è impegnati in qualcosa, la concentrazione deve convergere unicamente in quello. Messaggini, notifiche e chiamate determinano un calo dei livelli di attenzione di cui risente la qualità del risultato. Tuttavia il telefono non va stigmatizzato: anche quando studiamo o lavoriamo è necessario ritagliarsi dei momenti per il contatto con la realtà, purché queste evasioni non siano random e distribuite a casaccio, ma organizzate e cadenzate. C’è un’altra virtù che ognuno farebbe meglio a sviluppare, qualora non ce l’abbia già, ed è la capacità di riconoscere i propri limiti: se per dare riscontro a un impegno non si dispone di tempo e risorse, allora occorre dire “basta”; il segreto della produttività è il vigore, tanto fisico quanto psichico, e, per garantirselo, occorre fermarsi, quando serve.

Il tempo per se stessi

Non meno importante è il tempo da dedicare a se stessi, indipendentemente da ciò in cui si scelga di investirlo. Da una gita fuori porta a una giornata in SPA, tutto è opportuno e vantaggioso, purché utile a gratificarci e a restituirci la motivazione necessaria a tornare in pista più carichi ed efficienti di prima.