Alessandro Rocco ha conseguito la laurea triennale in Lingue e Culture Europee e del Resto del Mondo. Dopo un percorso di studi accidentato, in cui ha lasciato e ripreso l’università, si compiace di essere passato dalla statale a eCampus, dove ha tagliato il traguardo della laurea.
Alessandro, oggi quali sono i tuoi obiettivi?
«Punto a conseguire la laurea magistrale e a dare riscontro al mio sogno, l’insegnamento. Sin da quand’ero ragazzino miravo a questo. Al liceo ho avuto professori magnifici, empatici e comprensivi verso l’allievo. Mi piacerebbe replicare il loro esempio».
Quali materie vorresti insegnare?
«Ancor prima che una materia, mi piacerebbe trasmettere una passione, quella per la lingua e la letteratura inglesi. Allo stesso tempo mi piacerebbe rendermi ambasciatore di una verità che si tende a ignorare: le lingue non sono per tutti. Spesso qualcuno le sceglie per ripiego, ritenendole più facili delle materie scientifiche. È un approccio sbagliato».
Secondo te qual è l’idioma più musicale?
«Direi il francese, vuoi per la sua armonia metrica vuoi perché il suo suono evoca romanticismo. Poi la letteratura del posto è meravigliosa».
Oltre ai classici libri di testo, qual è una strategia efficace per imparare le lingue?
«La visione delle serie TV in lingua originale può rivelarsi un ottimo strumento di apprendimento. Questo per l’inglese. Quanto al tedesco, suggerisco di leggere, in lingua, ad alta voce».
Com’è stata la tua esperienza formativa con eCampus?
«Studiando alla statale, per assurdo, ero arrivato a mettere in dubbio le mie capacità di apprendimento, essendo stato bocciato più volte. Grazie a eCampus ho concluso che il limite non era mio. Mi ritengo fortunato ad avervi scelto. Ho avuto momenti di sconforto, tuttavia la mia tutor mi ha aiutato a superarli e a non perdere di vista la motivazione».
Che suggerimento daresti agli studenti che incontrano difficoltà a mantenere il focus sui propri obiettivi?
«Di non mollare. Per quanto retorico possa suonare, questo monito premia un sacco. Poi consiglio di appoggiarsi a docenti e tutor, non sottovalutando il loro supporto».