Se oggi il DNA non ha misteri, è anche grazie all’ingegno di Rosalind Franklin, chimica e biochimica britannica, il cui apporto alla scienza favorì la comprensione delle strutture molecolari del DNA e dell’RNA. Si accorse che la scienza era il suo destino dopo aver assistito a una conferenza di Albert Einstein, difatti, dedicò la sua vita alla ricerca. Ma fu anche l’esempio paterno a determinare la passione di Rosalind per questa disciplina: il padre del luminare aveva a sua volta studiato scienze, tuttavia, in un primo momento, si rifiutò di caldeggiare le aspirazioni della discendente, ritenendo la chimica poco confacente al genere femminile.
Non si fece scoraggiare dagli ostacoli
Franklin non si fece scoraggiare dagli ostacoli e, una volta superati rigorosi test, ad appena diciotto anni fu ammessa all’Università di Cambridge, uno dei centri più prestigiosi del tempo per gli studi scientifici. Si laureò nel 1941 in Scienze naturali ed ebbe accesso a una borsa di studio per iniziare il dottorato. Lo scetticismo con cui si era scontrata in famiglia la perseguitò perfino una volta terminati gli studi, quando dovette misurarsi con colleghi che, in quanto donna, diffidavano della sua preparazione. Nonostante tutto, ella andò dritta per la sua strada. Sotto la guida di Jacques Mering s’impratichì nella tecnica della diffrazione dei raggi X, della quale sarebbe divenuta una grande esperta.
Episodio controverso
È il momento di approfondire uno degli episodi più controversi della carriera di Franklin: nel 1952, lavorando con lo studente di dottorato Raymond Gosling, riuscì a ottenere alcune delle immagini più nitide della struttura completa del DNA eseguite fino ad allora. Grazie a questo successo la scienziata poté descrivere più dettagliatamente la densità del DNA e stabilì che le sue molecole erano organizzate in forma elicoidale. Di quella scoperta se ne presero abusivamente il merito James Watson e Francis Crick, due colleghi che lavoravano sullo stesso fronte nel Laboratorio Cavendish.
Un gesto vile
Gli scienziati pubblicarono le immagini in un articolo del 1953 che rivelava la tanto dibattuta struttura del DNA. Dieci anni dopo i due vinsero il Premio Nobel per la medicina. Dopo la pubblicazione dei risultati di Watson e Crick Rosalind Franklin abbandonò il King’s college, ma non il lavoro di ricerca. Ad oggi, ella si perpetua come una delle figure più importanti del secolo scorso. Vi affascina l’opera di Rosalind Franklin e sognate una carriera nel suo stesso ambito? date un’occhiata alla nostra laurea triennale in Scienze Biologiche.