Marco Bertino si è laureato in Scienze Giuridiche per l’Impresa. In passato, la sua corsa al traguardo è stata rallentata da alcuni incidenti di percorso, ma non ha mai perso la speranza che ce l’avrebbe fatta. Un giorno, al grido di “ora o mai più”, ha imbrigliato la situazione e si è iscritto a eCampus. Coltivando da sempre la passione per la giurisprudenza, al momento di scegliere il percorso di studi non ha avuto dubbi. L’abbiamo incontrato…
Marco, com’è nato il tuo interesse per la giurisprudenza?
«Sin da ragazzino cominciai a interessarmi alla materia, complice il fatto che molti miei amici la studiassero. Bazzicavo la loro facoltà da non iscritto, dove ebbi modo di acquisire una cultura di base che è andata affinandosi, in occasione dei miei studi a eCampus».
Oggi in cosa sei impegnato e qual è il tuo sogno per il futuro?
«Al momento mi occupo di recupero crediti. Avendo iniziato tardi, sono scettico di riuscire a diventare avvocato, che era la mia ambizione massima. Ma la laurea in Scienze Giuridiche può essere messa al servizio di molte altre attività altrettanto stimolanti. Ad ogni modo, non escludo la possibilità di una magistrale, che amplierebbe ulteriormente il ventaglio degli sbocchi lavorativi».
Del programma, quali materie ti hanno entusiasmato di più?
«Preferirei, piuttosto, menzionare quelle che mi hanno fatto sudare di più: diritto commerciale e diritto amministrativo. Però, portarle a termine è stato motivo di grande soddisfazione».
La tua tesi su cosa si è concentrata?
«Col contributo del prof. Parmeggiani di criminologia, ho presentato una tesi sulle Bestie di Satana, un gruppo di serial killer e satanisti della provincia di Varese».
In base alla tua esperienza, consiglieresti eCampus?
«Decisamente sì. Si viene seguiti con costanza e si ha la possibilità di conciliare gli impegni con lo studio. Ma faccio presente che la leggenda degli esami regalati rimane una leggenda, appunto. Anche nelle facoltà telematiche, la laurea è appannaggio di chi è disposto a faticare. Io l’ho fatto, e oggi colgo i frutti dei miei sacrifici».