Amicizie divenute leggenda

da | Mag 13, 2025 | Attualità

Quanto conta il valore dell’amicizia? Tanto, verrebbe da dire, soprattutto in relazione ad alcuni sodalizi amicali che hanno fatto storia. Per voi, li abbiamo raccolti in un unico articolo, che, oltre a celebrare il sentimento più bello e nobile di tutti, si prefigge di onorare il ricordo di alcuni personaggi indimenticati. Partiamo dalle origini… A detta degli storici, Achille e Patroclo non sarebbero mai esistiti, ma a noi piace credere che si sbaglino. Il loro legame, reso celebre dall’Iliade, è stato il primo modello di amicizia simbiotica e fedele. Furono i protagonisti leggendari della guerra di Troia.

Augusto e Agrippa

Ottaviano Augusto, il primo imperatore romano, e il suo braccio destro Marco Vipsanio Agrippa, politico e generale, si conoscevano fin dall’infanzia, studiarono nelle stesse scuole e militarono negli stessi ranghi dell’esercito fin da giovani. Quando Cesare fu assassinato, Ottaviano, che era suo erede legale, corse a Roma per arginare il colpo di Stato. I due rimasero legati per tutta la vita, tanto che l’imperatore gli diede in sposa sua figlia Giulia. Quando a 51 anni Agrippa morì, nel 12 a. C., l’imperatore trascorse più di un mese in lutto. Vediamo all’incrollabile amicizia tra due filosofi: Karl Marx e Friedrich Engels, autori del Manifesto del Partito Comunista. Dopo la morte dell’amico nel 1883, Engels proseguì a pubblicare le migliaia di pagine che Marx aveva lasciato sotto forma di manoscritto. In proposito, spiegò: «Sono l’unico in grado di decifrare questa scrittura, di comprenderne le abbreviazioni non solo di qualche parola, ma di frasi intere».

Van Gogh e Gauguin

E che dire dell’amicizia tra Van Gogh e Gauguin, tra le più controverse di sempre? Nutrivano ammirazione, l’uno nei confronti dell’altro, ma, quando Paul accettò l’invito di Vincent di andare a vivere e a lavorare con lui ad Arles, nel sud della Francia, il loro legame sfociò quasi in tragedia. I due litigavano su tutto. Quando Paul, esasperato, comunicò a Vincent di volersi trasferire, quest’ultimo si mozzò un orecchio. L’episodio divenne leggenda. La nostra carrellata non può che concludersi con la profonda, intensa e affiatata amicizia tra i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. non furono soltanto colleghi nel pool antimafia, ma restarono amici per la vita.

Amici per sempre

Si conoscevano già da bambini, ma il loro rapporto si consolidò nel 1978: in quell’anno Falcone fu chiamato a Palermo per dare una mano a Borsellino. Entrambi furono uccisi in un attentato. Il 23 maggio 1992 morì Giovanni, il 19 luglio Paolo. Qualora vi sia mai capitato di guardare con scetticismo all’idea di amicizia vera ed eterna, speriamo che questi esempi vi abbiano aiutato a ricredervi.