Pompei, restituiti dopo decenni un mosaico e frammenti di intonaco

da | Lug 16, 2025 | Attualità

Dopo decenni, sono finalmente tornati a casa, precisamente al Parco Archeologico di Pompei, alcuni reperti preziosissimi: un mosaico raffigurante una scena erotica tra un uomo e una donna e cinque frammenti di intonaco sono stati restituiti in queste ultime settimane.

Il mosaico sottratto dai nazisti

Il mosaico, raffigurante una scena erotica con due amanti, è stato rimpatriato dalla Germania tramite spedizione diplomatica predisposta dal Consolato Generale d’Italia a Stoccarda, e restituito dal Comando Carabinieri Tutela del Patrimonio Culturale (TPC).

Il reperto di epoca romana, databile tra la metà dell’ultimo secolo a.C. e il I secolo d.C., era stato donato durante la Seconda Guerra Mondiale a un cittadino tedesco da un capitano della Wehrmacht, addetto alla catena dei rifornimenti militari in Italia e restituito dagli eredi al nucleo TPC di Roma.

Il mosaico potrebbe aver decorato la pavimentazione di una camera da letto di una domus o villa. “Siamo di fonte a una scena legata probabilmente all’amore coniugale. Ogni reperto che rientra è una ferita che chiude” ha spiegato il direttore del Parco Archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel.

“Lo esporremo prima di tutto nel nostro Antiquarium per restituire l’opera alla pubblica fruizione, alla comunità scientifica, ma anche a tutti i visitatori che vengono qui a Pompei. Questo significa trasformare il fango dell’egoismo e della brama di possesso in un fiore di loto, attraverso lo studio, la conoscenza, la condivisione con il pubblico”.

I cinque frammenti

A inizio mese sono stati restituiti anche cinque frammenti di intonaco. Il personale del Parco qualche giorno fa ha ricevuto un pacco contenente le pietre e una lettera in cui un certo Paul, da Bolton (UK), racconta che suo zio Bob negli anni Settanta aveva sottratto le pietre da Pompei e le aveva custodite in soffitta. Dopo averle ritrovato i reperti, Paul ha deciso di restituirli.

“Ogni tanto a Pompei arrivano dei pacchetti con dei reperti rubati, negli anni, che poi i visitatoti decidono di restituire. Alcuni perché vittime della cosiddetta ‘maledizione di Pompei’, ovvero quella ‘sfortuna’ che può colpire chi trafuga reperti che spinge molti turisti a distanza di tempo a rispedire via posta ciò che è stato preso dal sito”, si legge nell’annuncio della restituzione.

A prescindere dalla motivazione, la buona notizia è che ora i frammenti sono finalmente a casa.