Quando le cellule del figlio restano nel corpo della madre: il mistero del microchimierismo materno

da | Ago 18, 2025 | Attualità

Quanto è sublime e intenso il legame madre-figlio?! Una simbiosi questa che va oltre l’immaginabile, tanto che le sue dinamiche hanno interessato perfino la scienza, che vi ha indagato… In realtà, il rapporto tra una mamma e il suo discendente non è limitato alla connessione spirituale, ma, anche oltre la gravidanza, nella genitrice sopravvive qualcosa del figlio che le tiene compagnia per lungo tempo, perfino decenni: le sue cellule, residuo della gestazione. Questo fenomeno è noto come “microchimierismo”.

Intreccio cellulare

Durante la gestazione, alcune cellule fetali attraversano la barriera placentare e migrano nei tessuti della madre. Questo processo, in parte fisiologico, crea una sorta di intreccio cellulare. Uno studio del 2012 pubblicato su Plos One ha identificato cellule con cromosoma Y (quindi di origine maschile) nel cervello di donne che avevano avuto figli maschi. Quelle cellule erano ancora lì decenni dopo il parto. Un interrogativo è inevitabile: dove vanno queste cellule? Si sono dimostrate capaci di colonizzare molti organi materni: cuore, polmoni, reni, pelle, tiroide, midollo osseo. In alcuni casi, sono state trovate proprio nei siti di lesione o infiammazione, come se il corpo del figlio rispondesse, ancora, al bisogno della madre.

Indagini molteplici

Le indagini sul fenomeno sono molteplici… In particolare, uno studio del 2004 ha mostrato che in donne con lesioni epatiche, le cellule fetali si raccoglievano in quei punti e si differenziavano in epatociti, cellule funzionali del fegato. Altri lavori evidenziano come le cellule fetali possono diventare neuroni, cardiomiociti, cellule del sistema immunitario, integrandosi nel corpo materno come una forma di guarigione cellulare reciproca. Come ogni cosa, anche il microchimierismo ha il suo rovescio della medaglia: alcune ricerche hanno correlato questo fenomeno a malattie autoimmuni, come sclerosi sistemica e tiroidite di Hashimoto.

Come si spiega?

Queste cellule “estranee”, pur essendo del figlio, potrebbero attivare risposte immunitarie anomale nel corpo della madre, come accade nei trapianti. Al di là degli effetti indesiderati del “microchimierismo”, esso resta un fenomeno di straordinaria bellezza capace di ricordarci quanto, oltre che nel cuore, dell’amore materno resti traccia anche nel corpo.