Addio vacanze, benvenuta normalità! Come superare la nostalgia da fine ferie

da | Set 2, 2025 | Attualità

L’estate volge al termine e, come consuetudine, la fine della bella stagione si accompagna al dispiacere dei suoi tanti fautori, costretti a salutarla e tornare alla vita ordinaria. Settembre è arrivato, e con esso il carico di email da smaltire, i progetti da avviare e la routine che riprende prepotente. In realtà, l’avanzare dell’autunno, per molti individui, è ben più di una semplice scocciatura… In questo periodo, tanti sperimentano il cosiddetto “post‑vacation blues” o “september sadness”: una sensazione di nostalgia, stanchezza, ansia, e mancanza di motivazione che colpisce fino al 57 % di chi torna dalle ferie.

Le ricerche

Cosa dicono le ricerche? Nei primi giorni dopo una vacanza, ben il 40 % delle persone vede svanire i benefici mentali in pochi giorni, con il benessere che torna ai livelli pre‑vacanza davvero in fretta. Una meta‑analisi del 2025 pubblicata sul Journal of Applied Psychology ha stimato che i benefici della vacanza durano circa 6 settimane, ma solo se vengono seguite alcune strategie chiave: disconnessione completa, attività fisica e momenti sociali significativi. Aspettiamo le vacanze estive per un anno intero, nutrendo l’aspettativa che esse ci ripaghino dei sacrifici a cui ci siamo a lungo sottoposti, ma la verità è più amara di quanto si immagini…

Il benessere si disperde

Il benessere guadagnato durante le ferie tende rapidamente a scendere nella prima settimana di rientro, indipendentemente dalla durata del viaggio. In altre parole: il relax estivo è reale, ma fugace se non sostenuto da azioni consapevoli. Il brusco cambio di ritmo può generare frustrazione, bassa motivazione e ansia anticipatoria. A tutto ciò si aggiungono fattori esterni, su cui non abbiamo diretto controllo: giorni che si accorciano, meno luce, temperature che calano. Come risultato, passiamo da una condizione di gaudio a una meno auspicabile di tristezza, in men che non si dica.

Le strategie di intervento

Non è il caso di drammatizzare: con qualche accortezza, la situazione può essere imbrigliata. Come difendersi dalla “september sadness”? Buona norma sarebbe instaurare un cosiddetto “Buffer day”, ovvero un giorno libero prima di riprendere il lavoro. Ciò favorisce un passaggio più dolce alla vita ordinaria. Utile potrebbe essere altresì mantenere alcune abitudini da vacanza, che possono variare da soggetto a soggetto, ma generalmente si parla di lunghe passeggiate, pasti tranquilli, lettura… Che dire poi del movimento? Mai trascurarlo! Una semplice camminata a passo svelto può rivelarsi utile a favorire il benessere psicofisico.

Favorire il recupero emotivo

Alla lista delle sane abitudini post-vacanze aggiungete pure del tempo da trascorrere con amici o familiari positivi, che favorisce il recupero emotivo. Non pretendere troppo da se stessi è anch’esso fondamentale, soprattutto al momento di riprendere i vecchi ritmi: in questa fase, evitare il multitasking, e le sensazioni di sopraffazione che ne derivano, dovrebbe essere una regola. A tavola, può fare la differenza consumare alimenti ricchi di omega‑3, magnesio, vitamina C e D, noci e pesce, per sostenere l’equilibrio emotivo. E la progettualità? Fondamentale è dire poco! Programmare anche solo una mini-gita o un weekend fuori, rinforza la motivazione giornaliera. Buon ritorno alla normalità!