C’è ancora poco più di un mese di tempo a disposizione per visitare Gli Egizi e i doni del Nilo, l’esposizione dedicata alle arti dell’Antico Egitto. Allestita nel Palazzo Garofalo di Ragusa, la mostra sarà visitabile fino al 26 ottobre, un’occasione imperdibile per gli appassionati dell’Antico Egitto.
Il percorso espositivo
Promossa dal Comune di Ragusa, promossa e realizzata da Arthemisia in collaborazione col Museo Egizio di Torino, la mostra ha l’intento di raccontare la storia dell’Antico Egitto in tutte le sue sfaccettature. Dalla società alla religione, dall’arte al rapporto con l’aldilà fino alla vita dei Faraoni, i visitatori potranno esplorare la vita di quel periodo storico millenario attraverso piccole ma significative opere d’arte.
Il percorso espositivo offre diversi approfondimenti sulle diverse forme d’arte caratteristiche dell’Antico Egitto: architettura, scultura, pittura, coroplastica (cioè la lavorazione della terracotta), ebanisteria, gioielleria e materialità.
Il periodo storico preso in considerazione è millenario, partendo dall’Epoca Predinastica (3600-3200 a.C.) fino all’Epoca Greco-romana (330 a.C.-642 d.C.), raccontato da una selezione di reperti provenienti dal Museo Egizio di Torino. Tra i capolavori in mostra si contano un modellino di imbarcazione proveniente dai corredi funerari del Primo Periodo Intermedio (2118-1980 a.C.), un set completo di vasi canopi in alabastro di Ptahhotep, vissuto durante il Terzo Periodo Intermedio (1076-722 a.C.).
L’arte dell’Antico Egitto
La storia dell’arte egiziana non porta nomi propri, bensì sono i sovrani che si assumono la responsabilità di ispiratori del gusto figurativo dell’epoca di cui essi sono eponimi. Tuttavia, alcuni eventi storici e sociali, hanno portato singole personalità a distinguersi in ogni caso, mentre la ricerca archeologia ha permesso la ricostruzione della vita professionale di singoli artigiani. Alcuni di questi, inoltre, si legano indissolubilmente a reperti oggi diventati iconici.
Una parte della mostra poi è dedicata anche alle figure di Joachim Winckelmann e Jean-François Champollion, con una riflessione che riporta il visitatore alle origini dell’egittologia. Winckelmann fu il primo a scrivere un trattato riguardante l’arte dell’Antico Egitto, mentre Champollion fu uno dei “fondatori” dell’egittologia moderna grazie alle sue decifrature dei geroglifici.
Gli Egizi e i doni del Nilo è visitabile fino al 26 ottobre 2025 presso il Palazzo Garofalo di Ragusa.