Come diventare ingegnere civile: studi, competenze e prospettive

da | Ott 13, 2025 | Orientamento

Diventare ingegnere civile significa scegliere una professione che coniuga tecnica, creatività e responsabilità sociale. È il mestiere di chi progetta, costruisce e mantiene le infrastrutture che sorreggono la vita quotidiana: strade, ponti, edifici, acquedotti, dighe, reti di trasporto. Un lavoro che plasma il paesaggio urbano e naturale, e che richiede un bagaglio solido di conoscenze scientifiche insieme a una visione d’insieme.

I percorsi formativi

Ma cosa occorre per avviare la professione? Vi segnaliamo i nostri corsi di laurea più confacenti al caso:

– Laurea triennale in Ingegneria Civile e Ambientale – Civile e Ambientale

– Laurea triennale in Ingegneria Civile e Ambientale – Paesaggistico

– Laurea magistrale in Ingegneria Civile e Ambientale – Strutture e Territorio

– Laurea magistrale in Ingegneria Civile e Ambientale – Gestione, Manutenzione e Controllo del Costruito

Terminato il percorso universitario, è necessario svolgere un tirocinio (in genere sei mesi) e superare l’Esame di Stato per ottenere l’abilitazione e l’iscrizione all’Ordine degli Ingegneri.

Le competenze richieste

Un ingegnere civile deve possedere competenze tecniche avanzate, ma non solo.

Tra le più importanti:

Analisi e progettazione strutturale, per garantire sicurezza e stabilità.

Conoscenze normative, perché ogni opera deve rispettare leggi e regolamenti.

– Gestione di progetti complessi, con capacità di coordinare team multidisciplinari.

Competenze digitali, dall’uso dei software CAD/BIM fino alla modellazione matematica.

– Soft skills, come problem solving, comunicazione e adattabilità, indispensabili nei cantieri e nei rapporti con enti e committenti.

In altre parole, l’ingegnere civile non è solo un tecnico: è un professionista che unisce calcolo, visione e capacità di mediazione.

Il ruolo sul campo

Le aree in cui un ingegnere civile può operare sono molteplici:

Progettazione di infrastrutture, edifici, reti idriche, trasporti.

Direzione lavori, cioè supervisione del cantiere e coordinamento delle maestranze.

Consulenza per enti pubblici o aziende private.

Ricerca e sviluppo in campo universitario o industriale.

In Italia la figura è richiesta sia nel settore pubblico (concorsi, enti territoriali) sia in quello privato (studi di ingegneria, imprese di costruzioni, multinazionali).

Stipendi e prospettive

Lo stipendio di un ingegnere civile varia molto in base all’esperienza e al contesto.

Neolaureato: tra i 1.400 e i 1.800 euro al mese nelle prime esperienze.

Professionista con 5-10 anni di esperienza: dai 2.000 ai 3.000 euro, soprattutto se coinvolto in progetti strutturali di rilievo.

Senior o Project Manager: può superare i 4.000-5.000 euro, soprattutto in grandi realtà aziendali o in contesti internazionali.

Da notare che un ingegnere libero professionista, con studio proprio e clienti consolidati, può avere redditi sensibilmente più alti, ma anche una maggiore variabilità e responsabilità.

Perché scegliere questa strada

Diventare ingegnere civile significa accettare una sfida: lavorare in un campo che richiede rigore scientifico e al tempo stesso creatività. È una professione che lascia un segno tangibile nel mondo, perché ogni ponte, edificio o strada progettata diventa parte del tessuto della società. Per chi ama unire scienza e utilità concreta, è una delle scelte più appaganti.