Dal 3 al 23 Novembre Rinascente Roma via del Tritone, piano -1, avrà in esposizione nove opere di Stefano Mezzaroma; con un linguaggio ironico e provocatorio l’artista svela un volto inedito della Pop Art
Rinascente Roma via del Tritone ospita, dal 3 al 23 Novembre, le opere di Stefano Mezzaroma, erede – nel panorama artistico contemporaneo – di una pop art rivisitata dall’artista romano, nella sua cifra stilistica caratterizzante.
Partendo dall’intenzione di documentare i cambiamenti di valori indotti nella società dei consumi con narrazioni contro il mainstream e lo status quo, Mezzaroma prosegue mettendo in scena, attraverso colori logori e consumati dal tempo, il clima esistenzialista della società 2.0.
Il 7 Novembre ore 18 è previsto l’incontro con l’autore che avrà la partecipazione dell’autorevole critico d’arte Daniele Radini Tedeschi. A metà tra celebrazione e parodia – con vernici spray e inchiostri su carta Fabriano- l’artista sofferma il suo sguardo malinconico e disambientato su un’epoca “d’oro” superata e irrimediabilmente compromessa nei tempi attuali.
A tal proposito Radini Tedeschi dichiara: “La pop art è una dimensione dell’anima non solo una stagione artistica: nel 2025 non si può più essere un impressionista, un macchiaiolo o un divisionista ma si può agire come un artista pop. I favolosi anni di Warhol continuano a rispecchiare uno stato d’animo ed emanano un formidabile fascino, anche per chi ne ha nostalgia senza averli vissuti direttamente. Mezzaroma con ‘anemoia’ riesce a interiorizzarli e rievocarli, dando quel tocco di critica moderna attraverso marchi e slogan che ribaltano il messaggio originario”
. Lo sguardo dell’artista diviene il soggetto delle opere più del raffigurato, con un linguaggio ironico e provocatorio l’autore racconta una vicenda personale, il sentirsi solo in un epoca che non riconosce: “Vorrei che l’opera superasse il tempo e conservasse la capacità di interpretare il contesto storico in cui è stata concepita. L’unione di brand e immagini non è fatta per promuovere qualcosa bensì esprime un sentimento individuale, il mio, verso l’opera stessa”.
Nove composizioni presentate al piano -1 di Rinascente, capaci di offrire al pubblico una fabbrica di eroi, icone, stereotipi della società consumistica degli anni ‘80. Ecco così Rocky, film del 1976, colto non nel momento del riscatto o della vittoria ma in un istante intimissimo, innocente, dove l’unica cosa rimasta da fare non è ferirsi ma amarsi “proprio perché non esiste domani” dirà l’artista. O ancora un dittico avente a soggetto Superman con le buste della spesa e in attesa della corriera, o intento a fare l’autostop, lontano da quel supereroe patinato che combatteva per un mondo retto da dignità, onore e giustizia. La mostra sarà un piccolo percorso ascensionale che culminerà con l’opera “DO IT.” raffigurante Forrest Gump seduto su una panchina (luogo di incontro e scambio), intento quasi a guardare fuori la cornice, per parlare con il pubblico. “Fallo” equivale a dire “Corri Forrest”, un invito allo spettatore che, un po’ smarrito, si riconosce in quel ragazzo, per le sue fragilità, le infinite insicurezze.
Tra colpi di luci e ombre si conclude quindi la rassegna con la dolcezza di un augurio: ognuno può posare la propria croce e cambiare il corso della vita, in questi giorni difficili. L’iniziativa è supportata da Rinascente Roma via del Tritone – diretta da Attila Martinelli – affermata realtà, non più solo House of Brands, ma anche House of Values, improntata su cinque pilastri fondanti della compagnia: Rispetto, Creatività, Emozione, Ricerca e Diversità.
Partner della mostra è l’Università eCampus di via Matera in Roma, nella persona della responsabile Rita Neri.