Martin Lutero, l’uomo che cambiò la fede

da | Ott 31, 2025 | Attualità

Wittenberg, mattina del 31 ottobre 1517. Martin Lutero, monaco agostiniano, si ferma davanti alla porta della chiesa del castello e affigge novantacinque tesi. Nessuna folla lo osserva. Nessuna tromba annuncia l’evento. Eppure, in quel gesto semplice si accende una scintilla destinata a cambiare il corso della storia. Lutero non intende distruggere la Chiesa, ma purificarla: riportare la fede al suo nucleo originario, all’incontro personale tra l’uomo e Dio. In un’epoca in cui la salvezza era diventata merce, e il perdono si vendeva come una moneta spirituale, Lutero osa dire che la grazia non si compra, che nessuna istituzione può mediare ciò che nasce nel cuore.

Una diffusione inarrestabile

La sua voce si diffonde grazie alla stampa, giungendo ovunque. Alcuni seguono Lutero per convinzione, altri per convenienza, altri ancora per senso critico e voglia di emancipazione dai vecchi dogmi. Ma ormai la frattura è aperta. Nasce così la Riforma luterana. Con Lutero, l’Europa impara che la fede non è più solo obbedienza, ma responsabilità. Nasce il principio della libertà di coscienza, l’idea che ogni uomo possa leggere la Bibbia e interpretare il suo contenuto. Nascono nuove chiese, nuove liturgie, nuove lingue. Perché la parola di Dio, tradotta nella lingua del popolo, restituisce dignità a chi fino ad allora aveva solo ascoltato senza capire. È una rivoluzione della parola.

Guerre, persecuzioni e fanatismi

Ma la Riforma non porta solo luce. Le sue conseguenze dividono. Guerre di religione, persecuzioni, fanatismi opposti. Il cristianesimo si frantuma, e la cristianità medievale cede il passo a un mondo nuovo, più libero ma anche più inquieto. È il prezzo della coscienza: non c’è libertà senza conflitto, né verità senza rischio. Eppure, nel fondo di tutto, resta il seme che Lutero aveva piantato: l’idea che l’uomo possa e debba rispondere da sé, senza intermediari, davanti a Dio e davanti a se stesso. Quel giorno del 1517 non fu soltanto l’inizio del protestantesimo: fu la nascita di una nuova visione dell’uomo, capace di cercare la verità non per imposizione, ma per convinzione.