Il 18 novembre 1626, Roma assisteva a un momento topico, impresso indelebilmente nella storia: la consacrazione della nuova Basilica di San Pietro, voluta dai papi del Rinascimento e del Barocco come il cuore pulsante della cristianità. Quel giorno, papa Urbano VIII Barberini celebrava il rito solenne sull’altare maggiore, eretto proprio sopra la tomba dell’apostolo Pietro. Era il compimento di un’impresa durata più di un secolo, iniziata nel 1506 da Giulio II e conclusa, dopo innumerevoli vicende, sotto il pontificato dei Barberini.
Da una chiesa in rovina a una monumentale basilica
La nuova basilica sorgeva là dove, per oltre mille anni, si era eretta la vecchia basilica costantiniana, costruita dall’imperatore Costantino nel IV secolo, poco dopo l’editto di Milano che restituiva libertà al cristianesimo. L’antico edificio era ormai ridotto alla stregua di un rudere. Così Giulio II, noto anche con l’appellativo di “Papa guerriero”, decise di abbatterlo e ricostruirlo dalle basi, affidando il progetto a Donato Bramante.
L’intervento delle menti più geniali
Da Bramante in poi, le mani e le menti più geniali del tempo si alternarono nella costruzione del nuovo tempio: Raffaello, Antonio da Sangallo il Giovane, Michelangelo, del quale la cupola porta la firma, e infine Carlo Maderno, che aggiunse la facciata e portò a termine la navata. Bernini, poco dopo, avrebbe donato al complesso il suo colonnato, talmente bello e suggestivo da ispirare la letteratura e la cinematografia mondiali, oltre a richiamare milioni di turisti che ne subiscono il fascino.
Roma come centro della fede
La consacrazione del 1626 non fu soltanto la conclusione di un cantiere monumentale, ma l’affermazione di una visione: Roma come centro della fede e dell’arte. Oggi, la Basilica di San Pietro continua a essere più di un edificio: è un simbolo universale di spiritualità, un luogo dove milioni di persone si ritrovano davanti alla rappresentazione materiale di qualcosa di incorporeo, quale la propria fede cattolica. A dispetto del lungo tempo trascorso dalla sua consacrazione, la basilica di San Pietro non smette di esercitare fascinazione e mistero, anzi, la sua capacità di sorprendere chi la osserva sembra crescere di secolo in secolo, di anno in anno, di istante in istante.







