Gae Aulenti: vita, opere e rivoluzione di una pioniera

da | Dic 4, 2025 | Pionieri e visionari

Architetta, designer, scenografa, mente irrequieta e visionaria… Gae Aulenti era tutto ciò. Nata nel 1927 a Palazzolo dello Stella, in Friuli, arriva a Milano negli anni Cinquanta, quando la città è un laboratorio nervoso, pieno di talenti e macerie. Si laurea al Politecnico, in un’epoca in cui a una donna architetta si chiedeva quasi di giustificarsi. Lei non l’ha mai fatto. Aulenti non vuole essere una “designer donna”, vuole essere una designer, punto.

La vecchia ferrovia d’Orsey

Perfino Parigi conserva memoria di Gae Aulenti… La vecchia stazione ferroviaria d’Orsay trasformata in museo è forse il suo capolavoro più noto. Ella non cancella l’anima industriale dell’edificio: la esalta. Le grandi volte in vetro, le pensiline, l’odore di ferro e memoria rimangono. E che dire di Palazzo Grassi a Venezia? Esso è emblema di eleganza, rigore ed equilibrio, tratti distintivi dell’opera tutta di Aulenti.

Piazzale Cadorna a Milano

A Milano, anche Piazzale Cadorna porta la firma di Gae Aulenti. Invischiato per anni nel traffico cittadino e in un’estetica anonima, ella lo ha riportato alla vita con geometrie forti e colori primari. È uno spazio urbano che finalmente osa, come lei. Il suo stile è difficilmente riducibile a categorie tradizionali. Troppo ironico per essere brutalista, troppo disciplinato per essere radicale. Aulenti cammina su una linea tutta sua: una modernità calda, un design che parla, un gusto che non si vergogna di essere forte. Il suo genio lo si riconosce soprattutto dall’uso di acciaio, pietra, vetro e legno. Ella evita il decorativismo, ma non rinuncia mai all’effetto scenico.

Una donna indipendente

Gae Aulenti non è stata solo un nome importante dell’architettura, ma una figura che, con la sua indipendenza, ha aperto strade, insegnando che una donna può essere altro rispetto a ciò che il mondo si aspetta che sia. Ha dimostrato che l’identità non è qualcosa che ti viene data, ma qualcosa che ti costruisci. A distanza di tanti anni dalla sua dipartita, ella è ancora presente e sopravvive grazie alle sue opere, nonché per volontà di chi contribuisce a mantenere intatto il suo ricorso, spesso titolandole strade, piazze, palazzi… Ma nessun tributo, per quanto notevole, sarà mai all’altezza di questa donna che ha accresciuto il prestigio e la bellezza del Belpaese.