Gianluigi Nuzzi, noto giornalista ed esperto di comunicazione, questa mattina in diretta Instagram ha parlato di istruzione a distanza e futuro dei ragazzi.
Con Gabriele Schillaci, portavoce del movimento studentesco “No maturità 2k20” si è discusso per l’appunto, sulla controversa questione degli esami di maturità di quest’anno. A poche settimane dal 17 giugno, giorno fissato per gli inizi della maturità 2020 sono ancora troppi i dubbi che avvolgono il futuro dei 30.000 ragazzi; i quali in questo momento attraverso uno studio telematico a distanza si stanno preparando ad affrontare l’esame di maturità.
E del futuro dei ragazzi e di Università, Nuzzi ne ha discusso con Alfonso Lovito, direttore generale di eCampus; università che tra l’altro si è distinta nell’ultima ricerca pubblicata da Il Sole 24 Ore.
I due hanno affrontato temi specifici riguardanti la didattica a distanza, i corsi di laurea del futuro e i vantaggi della didattica e-learning.
La difficoltà di connessione è uno dei punti deboli della didattica a distanza. Come si è risolto questo problema?
Soprattutto in una fase iniziale c’è stata una difficoltà di connessione dovuta dal sovraccarico dell’uso della rete. Ma questa difficoltà di connessione è stata un pretesto eCampus ha affrontato una miglioria per agevolare la connettività in questo momento in cui la connessione procedeva sotto sforzo.
Questa emergenza sanitaria ha forzato il passaggio dall’insegnamento tradizionale a quello telematico. Qual è la differenza fra i due approcci?
Il punto debole della didattica online in questo momento sono gli insegnanti, perché i ragazzi sono nati nella rivoluzione tecnologica e sanno adoperare gli strumenti tecnologici. Per gli insegnanti invece risulta più difficile, ma non è un varco impossibile da superare. È un metodo di didattica diverso ma non per questo inefficace. Non bisogna ragionare in termini di uno contro l’altro ma dobbiamo vedere questa occasione come un pretesto per rimodernare l’insegnamento della didattica.
L’università telematica che percentuale copre in Italia rispetto a quella tradizionali?
Oggi le Università telematiche coprono il 10% e in forte crescita rispetto agli anni passati, con 11 atenei telematici. Lo strumento telematico è uno strumento che può enfatizzare molto la capacità di formazione a distanza.
Ci sono dei corsi universitari del futuro e sì quale può essere il futuro dei giovani di oggi?
Il momento della scelta dell’università è critico per un ragazzo neodiplomato, la scelta della facoltà dovrebbe essere un momento di forte riflessione perché va a delineare il futuro professionale della persona. La proposta di eCampus è innovativa, oltre alle “classiche” facoltà come Giurisprudenza, Ingegneria e Lettere abbiamo attivato corsi moderni “Ingegneria delle App, Ingegneria dei droni e altri indirizzi che siano al passo con i tempi e che siano capaci di fornire la giusta strada nel mondo del lavoro.