Il linguaggio radiofonico dalle origini a oggi con Savino Zaba

da | Giu 16, 2020 | Mondo eCampus

All’interno del panorama dei webinar proposti nell’ultimo periodo dall’Università eCampus, molto apprezzato è stato quello sulla radio, condotto da Savino Zaba.

Attraverso la sua personale esperienza lavorativa e le pagine del suo libro dal titolo “PAROLE PAROLE… ALLA RADIO – Il linguaggio radiofonico dalle origini a oggi” Savino Zaba – conduttore televisivo e radiofonico – oltre che attore e già studente eCampus – ha dato appuntamento sui canali social di eCampus a studenti, lettori e appassionati per raccontare parole, suoni e immagini del magico mondo della radio.

La sua storia, la sua tradizione e la sua perenne attualità. Lo fa anche attraverso le pagine del lavoro, un saggio storico-linguistico sul linguaggio radiofonico dagli anni Venti ai giorni nostri, con un primo piano su tre rilevanti nuclei tematici.

Il primo si traduce nell’evoluzione storica del mezzo e, nel contempo, nello “stato dell’arte” dell’attenzione che i linguisti stanno dedicando al linguaggio radiofonico. La seconda parte, dopo la necessaria contestualizzazione storico-letteraria di Carlo Emilio Gadda, si concentra su un approccio critico e linguistico del suo testo, Norme per la redazione di un testo radiofonico, del 1953. La terza è il frutto di una riflessione sull’utilizzo della lingua da parte di alcuni dei personaggi più rappresentativi della radiofonia italiana. L’autore offre uno squarcio del mondo radiofonico, coniugando in modo singolare l’excursus storico del linguaggio nel nostro Paese alle più preziose testimonianze a riguardo.

Il testo contiene stralci di conversazione con: Angelo Baiguini, Carlo Conti, Linus, Michele Mirabella, Riccardo Pandolfi, Rosaria Renna, Marino Sinibaldi, Enrico Vaime, Zap Mangusta.

“La radio è un mezzo sempre di grande attualità – sostiene Savino Zaba – Al tempo del Covid, così come durante la guerra, ha informato e intrattenuto gli italiani in maniera puntuale, veloce e senza eccessivi fronzoli. Il fascino della radio è immortale”.

Se ve lo foste perso, di seguito il webinar integrale: