Il rispetto per l’ambiente, la sua difesa e la ricerca di uno stile di vita ecosostenibile stanno (fortunatamente) conquistando l’Europa e il mondo. Un trend evidenziato dalle notizie di cronaca più recente: dal clamore scatenato dalla giovane Greta Thunberg in Svezia al recente successo dei partiti ambientalisti nelle Elezioni Europee.
Una tendenza che, come sottolineato da un’indagine fatta da Unioncamere e Anpal in occasione della fiera Job&Orienta, coinvolgerà sempre di più anche il mondo del lavoro: tra le figure professionali più richieste nei prossimi cinque anni (2019-2023) ci saranno sicuramente quelle legate ad ecosostenibilità, ambiente ed energia.
Se da un lato aumenterà quindi sicuramente la richiesta di profili con competenze informatiche e matematiche, con una stima tra i 210mila e i 267 mila, dall’altro tra i lavori più richiesti nel 2019 ci sono quelli legati all’ecosostenibilità proprio per la crescente importanza nel mondo dell’economia circolare.
Secondo le aziende specializzate in ricerca di executive e manager, infatti, c’è già una disponibilità di ben 3000 nuovi posti di lavoro per i futuri Green Manager e le indicazioni degli esperti per chi si è appena diplomato o laureato è di indirizzarsi verso corsi di laurea o master di alto livello in questi ambiti, col progetto di scegliere una delle tante nuove professioni nate con la green economy, piuttosto che figure professionali più tradizionali e inflazionate.
Parliamo, per esempio, dell’Energy Manager, esperto in gestione dell’energia che, con l’introduzione della legge n.10 del 9/1/1991, deve obbligatoriamente esserci in ogni azienda, con il compito di promuovere un utilizzo razionale dell’energia e seguire bilanci energetici tenendo conto dei bilanci economici e degli usi dell’azienda. Il suo compito principale è quindi di ricercare e ridurre gli sprechi, facendo calare i costi di luce, gas, acqua e smaltimento rifiuti, per permettere di migliorare la redditività aziendale e aprire la strada a nuovi investimenti.
Si tratta di una delle figure professionali più richieste, per prepararsi alla quale l’Università eCampus propone il master “Esperto in impianti tecnologici ed EGE”, proprio per rispondere alla crescente domanda nelle aree della produzione, trasformazione, gestione, progettazione e ottimizzazione dei flussi di energia.
I green manager di domani dovranno per forza di cosa gestire il marketing, l’efficienza energetica e la qualità ambientale delle aziende. Oggi, in Italia, solo poche migliaia di professionisti si sono dedicati a questo settore, che però nei prossimi anni genererà circa 1,6 milioni di posti di lavoro, stando alle stime di Confindustria. Una crescita a dir poco eccezionale, che diventa ancor più significativa per chi decidesse di lavorare in Europa: entro il 2020, infatti, saranno più di 2 milioni i manager richiesti nell’ambio dell’ecosostenibilità e dell’ambiente. Un trend che, secondo i dati, non accennerà a diminuire per tutto il prossimo decennio, con una richiesta che toccherà i 30 milioni di manager entro il 2030.
Il miglior modo per prepararsi a lavorare nell’ecosostenibilità e diventare Green Manager è una laurea in Ingegneria Industriale con indirizzo Gestionale o Energetico. Un primo passo con cui poi specializzarsi ulteriormente con il Master in impianti tecnologi ed EGE.