Dal 15 ottobre il green pass diventa obbligatorio per tutti i dipendenti pubblici e privati. Il decreto legge – denominato Super green pass – firmato ieri 16 settembre dal Consiglio dei Ministri approva la legge che prevede la sospensione dello stipendio al lavoratore sprovvisto di certificazione verde.
L’obbligo è valido per tutti i dipendenti pubblici e privati: non solo scuole come già stabilito ma anche uffici, fabbriche, uffici professionali. Sono inclusi dall’obbligo gli autonomi e i collaboratori familiari: badanti, colf e baby sitter e tutte le amministrazioni pubbliche e delle Autorità amministrative indipendenti.
La verifica del rispetto delle prescrizioni sarà effettuata dai datori di lavoro, le modalità di verifica per i lavoratori autonomi invece, verranno definite entro metà ottobre.
Senza green pass non sarà più possibile accedere al luogo di lavoro, infatti il dipendete della pubblica amministrazione che risulta privo di certificazione è considerato assente ingiustificato e a decorrere del quinto giorno di assenza verrà sospeso dall’attività lavorativa, fino a quando non verrà regolarizzata la certificazione. Nel privato invece la sospensione parte dal primo giorno di lavoro.
Per ottenere il Greenpass è necessario aver effettuato la vaccinazione Covid-19 oppure avere effettuato un tampone molecolare o antigenico rapido negativo valido 48ore dall’ora del prelievo del tampone, con una probabile estensione a 72ore della validità del solo tampone molecolare. I tamponi saranno calmierati: 8euro per i minori e 15euro per i maggiorenni.
Il lavoratore sprovvisto di green pass verrà sanzionato con multe tra i 600 e i 1.500 euro, mentre il datore di lavoro rischia una sanzione tra dai 400 ai mille euro in quanto responsabile dei controlli sulle certificazioni.
ll decreto per l’estensione dell’obbligo di green pass in tutti i luoghi di lavoro è “un decreto per continuare ad aprire il Paese” così il Presidente del Consiglio, Mario Draghi ha commentato dopo l’approvazione del Super green pass.