Si è spenta all’età di 90 anni la splendida Monica Vitti interprete di alcuni tra i più popolari film del cinema italiano. Il triste annuncio è stato dato da un tweet di Walter Veltroni, che ha comunicato quanto riferito dal marito dell’attrice, Roberto Russo.
Oggi il sindaco Gualtieri accoglie il feretro in Campidoglio per l’ultimo addio a quella che è stata un’icona del cinema italiano.
Occhi verdi magnetici, voce graffiante e un incredibile fascino attrassero il regista Michelangelo Antonioni che la scelse come sua musa. La Vitti divenne così la protagonista della cosiddetta “tetralogia dell’incomunicabilità”, interpretò la tormentata Claudia in L’avventura, la tentatrice Valentina di La notte, la scontenta Vittoria di L’eclisse e la disperata Giuliana in Deserto rosso. Dopo il lungo sodalizio lavorativo e sentimentale con Antonioni in pellicole drammatiche, Vitti si avvicinò alla comicità. L’occasione le fu offerta da Mario Monicelli che la scelse per La ragazza con la pistola.
Il mondo del cinema così scopre la sua straordinaria ecletticità con le sue interpretazioni magistrali sapendo passare dal tragico all’ironia. Scelta dai più celebri registi come Ettore Scola, Luigi Magni, Edoardo De Filippo – per citarne alcuni- e al fianco di attori del calibro di Alberto Sordi, Carlo Verdone sapendo sempre restare al pari dei colleghi uomini.
Una vita costernata di successi: vincitrice di un Leone D’Oro alla Carriera, 5 David di Donatello, 12 Globi D’oro e un Orso d’Argento. Lontana dalle scene da 20 anni a causa di una malattia neurodegenerativa, sempre legatissima alla sua città natale: Roma.
A Monica Vitti le si deve riconoscere il merito di aver rivoluzionato il ruolo della donna nel cinema italiano con il suo incredibile talento.
Abbiamo scelto di ricordarla così con un’intervista rilasciata a Enzo Biagi nel 1971, in cui traspare tutta la genuinità della donna ancora prima della grande attrice.