Netflix ha reso noto i dati del primo trimestre del 2022 e i risultati non sono dei migliori della società statunitense. La società di streaming più utilizzata in Europa ha registrato un calo degli abbonati: 200.000 in meno a livello mondiale rispetto l’anno precedente.
Il dato preoccupante è che il trend negativo è destinato a proseguire nei prossimi mesi: secondo le stime il numero degli abbonati potrebbe ridursi di altri 2 milioni.
Del resto è impensabile mantenere i numeri dati durante la pandemia e i dirigenti Netflix prendono atto della situazione e spiegano: “La nostra crescita dei ricavi è considerevolmente rallentata, Il Covid ha offuscato il quadro aumentando in modo significativo la nostra crescita nel 2020, portandoci a ritenere che la maggior parte del rallentamento nel 2021 fosse dovuto alla spinta in avanti determinata dal Covid.“
Troppa concorrenza e account condivisi sono le cause del calo degli abbonati, oltre al dato evidente della fine delle costrizione derivante dal lockdown.
Il rallentamento è calato da 221.84 a 221.64 milioni, numeri significativi ma non ancora preoccupanti in quanto Netflix è ancora la piattaforma di streaming più utilizzata.
Invece, il dato allarmante è che il calo degli abbonati ha avuto ripercussioni anche in borsa, facendo crollare le quotazioni del 25%. Anche i titoli di streaming di Roku, Spotify e Disney sono crollati nel mercato after-hour dopo la notizia data da Netflix.
Qualcuno parla di disfatta di Netflix altri di un imprevisto momentaneo, fatto sta che la società statunitense sta già correndo ai ripari, studiando nuove strategie.
Tra le possibili novità c’è il supporto della pubblicità: ““È qualcosa che stiamo guardando ora e che verrà lanciato nel prossimo anno o due”, ha detto Hastings, co- amministratore delegato di Netflix.