La saga Twitter continua. Jack Dorsey, co-fondatore della piattaforma nel lontano 2006, ha ufficialmente lasciato il Consiglio di Amministrazione.
La scelta di tagliare ogni rapporto con l’amministrazione non stupisce. Dorsey, infatti, aveva annunciato il novembre scorso che sarebbe rimasto all’interno del CdA fino alla fine del suo mandato e che non avrebbe rinnovato la sua posizione.
Nonostante non abbia più alcun rapporto con l’amministrazione, il co-fondatore possiede ancora una percentuale delle azioni del social. Dorsey rimarrà sempre alla guida di Block (ex Square), piattaforma per i pagamenti specializzata in criptovalute.
Sempre a novembre Dorsey si era dimesso da amministratore delegato, lasciando il posto all’attuale amministratore delegato Parag Agrawal.
La dipartita di Dorsey è l’ennesimo “pezzo” di esperienza che la compagnia perde nel giro di due settimane:
- Kayvon Beykpour, consumer product leader, che aveva lavorato in Twitter per 4 anni
- Bruce Falck, head of revenue product (5 anni)
- Ilya Brown, vicepresidente del product management (6 anni)
- Katrina Lane, vicepresidente di Twitter Service (1 anno)
- Max Schmeiser, head of data science (2 anni)
Elon Musk ha commentato così la decisione di Dorsey con un tweet: “Sono un fan di Jack. Vorrei che rimanesse nel CdA, ma capisco che deve andare avanti”.
A proposito di Musk, il suo piano di acquisizione di Twitter per il momento è in stallo. Musk, infatti, prima di passare all’acquisto vuole verificare quanti profili falsi sono presenti sulla piattaforma. Secondo i dati di Twitter, questi profili dovrebbero rappresentare il 5% degli iscritti, secondo Musk, invece, i profili di spam o bot sono come minimo il 20% e forse addirittura il 50%.