Del resto già gli uomini preistorici si esprimevano con geroglifici, con le incisioni gli homo sapiens raccontavano le loro giornate e si tramandavano le gesta da generazione in generazione.
Se ci pensiamo molto bene, le emoji non sono tanto diverse dalle rappresentazioni paleolitiche, sono solo più attuali e rispecchiano le emozioni e le attività del nostro tempo.
Entrate nelle nostre vite 40 anni fa, le emoji si caratterizzano per la loro immediatezza, sostituendo la parola o aumentandone il valore del significante. Le faccine colorate sono ad oggi usate da tutti, in più device e nei diversi discorsi.
Il primo emoji dell’epoca moderna risale al 1982 ad opera di Scott Fahlman, professore di informatica alla Carnegie Mellon University, negli Stati Uniti, il quale, utilizzando tre caratteri della tastiera di un computer, in particolare due punti, trattino e parentesi tonda, ha creato l’espressione di felicità e tristezza e ha utilizzato queste “emoji primordiali” nelle comunicazioni con i colleghi. Il suo scopo era sdrammatizzare le varie tipologie di email.
le emoji oggi
Le faccine che quotidianamente usiamo sono nate invece in Giappone negli anni Novanta. La prima emoji è stata creata da Shigetaka Kurita, un tecnico che lavorava per un’azienda di telecomunicazioni. Il primo set di emoji è, invece, stato lanciato da un operatore telefonico che lo utilizzò su un servizio per telefoni prima di convincere Apple ad inserire gli emoji all’interno dell’iPhone.
Nel 2017 si è deciso di creare una giornata dedicata agli emoji, ed è stata istituita la World emoji day fissata per il 17 luglio. Gli emoji oggi sono diventati un linguaggio naturale grazie al loro successo nelle app di messaggistica istantanea come WhatsApp, che proprio da pochi giorni ha reso disponibile sulla chat la possibilità di inserire tutta la gamma degli emoji sulla tastiera per la funzione Reactions, il pugno in su indica approvazione, il cuore è segno di amore, etc.
Le emoticon di WhatsApp sono davvero tante e si trovano direttamente nell’applicazione: il numero complessivo supera i 900 simboli divisi in cinque categorie differenti che sono rispettivamente: persone, natura, eventi, luoghi e simboli.