Le immagini che arrivano da Pantelleria sono lo specchio di uno scenario spaventoso. Ieri 17 agosto verso le 19:30 nelle due frazioni di Pantelleria Kamma e Gadir sono divampati due roghi, le fiamme si sono propagate in fretta alimentate dallo scirocco e dalla siccità di un’estate arida.
Immediati gli interventi delle forze dell’ordine, dei vigili, della guardia costiera e protezione civile, i quali hanno subito domato le fiamme e fatto evacuare le zone colpite dal fuoco. Tra i turisti e residenti in fuga anche molti personaggi famosi: lo stilista Giorgio Armani che proprio a Pantelleria alloggiava con una comitiva di amici, e la giornalista Myrta Merlino col compagno Marco Tardelli, l’ex campione del mondo 1982.
Gli sforzi per domare l’incendio sono stati tali che il sindaco Vincenzo Campo passate le 22 di sera ha dichiarato: «I vigili del fuoco stanno lavorando duramente per spegnere le fiamme. La situazione è quasi sotto controllo».
Ettari di terreno bruciati e un impatto ambientale doloroso e consistente, il sospetto che gli incendi siano stati appiccati volontariamente è alto, così crede il capo della protezione civile siciliana Salvatore Cocina che parla di «fuoco appiccato in modo scientifico».
In Spagna gli incendi
Una situazione ancora più grave proviene dalla Spagna, in particolare nella regione Valenciana ad oriente della Penisola. La stampa locale riporta delle notizie terrificanti: a causa di un rogo scoppiato vicino a Bejís, a nord di Valencia, sono state evacuate alcune località e un campeggio, e un treno è stato coinvolto dalle fiamme. Tre i vigili del fuoco che sono rimasti feriti mentre partecipavano ai lavori di spegnimento, mentre altre 13 persone hanno riportato lesioni e ustioni ieri quando il treno è stato bloccato dalle fiamme e queste, prese dal panico, sono scese dal convoglio. Anche la zona dell’Alicante è stata spiazzata dagli incendi, in cui le fiamme hanno costretto all’evacuazione di circa 1.500 persone e hanno già bruciato oltre 11.500 ettari.
La situazione in Europa
Inutile dire che la siccità e la mancanza di pioggia ha peggiorato la situazione degli incendi, pur essendo essi di origine dolosa. Gli ettari andati di fumo sono 660 mila ettari e secondo l’European Forest Fire Information System, era dal 2006 che non si registrava un simile valore di superficie boschiva andata in fumo. La più colpita, come accennato prima è la penisola iberica, con Spagna e Portogallo.
La piromania è un reato
In tutti gli stati europei la piromania è un reato. Chi appicca un fuoco rischia dal 4 ai 12 anni di carcere. Proprio per l’aumento degli incendi dolosi il Governo ha varato nel Consiglio dei ministri del 2 settembre un decreto legge che inasprisce le sanzioni amministrative e penali, oltre a ridisegnare la governance della prevenzione degli incendi e a stanziare le risorse finanziarie per potenziare le risorse operative.