Fare sport ed esercizio fisico, si sa, è una componente fondamentale per tenersi in forma e restare in salute. Ma una domanda che ci si fa spesso è: qual è l’orario migliore per allenarsi? La mattina, il pomeriggio o la sera? Secondo una ricerca pubblicata sulla rivista scientifica Obesity, la risposta è la mattina, soprattutto se si vuole gestire correttamente e/o perdere peso.
L’orario migliore per la scienza
Secondo i ricercatori della Franklin Pierce University di Rindge negli Stati Uniti, l’orario perfetto per allenarsi è la mattina, precisamente tra le 7 e le 9 del mattino. In questa fascia oraria si registra un’associazione maggiore tra esercizio fisico e un Indice di Massa Corporea (BMI) più basso.
Per stabilirlo, gli autori dello studio hanno analizzato i dati relativi allo stato di salute ed attività fisica di più di cinquemila persone che avevano partecipato al National Health and Nutrition Examination Survey, un programma di ricerca per valutare lo salute e lo stato nutrizionale di adulti e bambini negli Stati Uniti, tra il 2003-2004 e tra il 2005 e il 2006.
I partecipanti che facevano 150 minuti di attività fisica da moderata ad intensa avevano un BMI e una circonferenza del girovita inferiori rispetto a chi si allenava di pomeriggio o di sera, e in genere avevano una dieta più sana.
E non è tutto: anche se nel corso della giornata erano poi più sedentari rispetto agli altri, gli sportivi mattinieri erano comunque più magri. Le caratteristiche di questo gruppo comprendevano un’età superiore di 10-13 anni rispetto agli altri, prevalentemente erano donne, bianchi, con un’istruzione universitaria o superiore, non fumatori e astemi.
Perché allenarsi al mattino funziona meglio?
Basandosi anche su altri studi, per i ricercatori chi si allena al mattino aveva maggiori probabilità di consumare meno calorie al giorno e, allo stesso tempo, di consumare passivamente più energia quando non si esercitavano.
In sostanza il loro corpo continuava a bruciare più calorie durante tutto l’arco della giornata anche senza muoversi perché “al mattino presto il nostro corpo è in uno stato di risveglio basso dopo il digiuno notturno. Non abbiamo molti carboidrati da bruciare, quindi il corpo farà più affidamento ai lipidi (i grassi) immagazzinati per produrre l’energia necessaria per l’esercizio piuttosto che sul glucosio immagazzinato dal cibo”, spiega l’autore dello studio Tongyu Ma.
“Ciò può significare che i corpi dei mattinieri sono meglio attrezzati per aumentare l’ossidazione o la combustione dei grassi, sia durante l’esercizio che il giorno successivo, anche se sono sedentari dopo l’allenamento”, conclude Ma.