Una visione ottimistica del futuro, l’impegno movimentista del Sessantotto trasmessa attraverso un’arte viva, comprensibili, popolare e leggera. Questa è l’arte che verrà esposta nella mostra POP/BEAT Italia 1960-1979. Liberi di sognare nei prestigiosi spazi della Basilica Palladiana di Vicenza fino al 30 giugno, accompagnata da diversi eventi ed appuntamenti sparsi nella città.
Generazioni Pop e Beat italiane
Per la prima volta la mostra POP/BEAT Italia 1960-1979. Liberi di sognare esplorerà i più importanti esponenti italiani della Pop Art e della Beat Generation attraverso opere provenienti da musei, collezioni private nazionali e gallerie, opere originali e autonome dai colleghi americani.
Ideata e curata dall’artista Roberto Floreani, l’esposizione mette in evidenza l’unicità del movimento di Pop Art italiano in Europa e le differenze sostanziali e l’autonomia dei suoi artisti rispetto a ciò che succedeva negli Stati Uniti.
In Italia, infatti, i movimenti partono dal basso, prendendo spunto dalla tradizione artistica nazionale, dal paesaggio all’avanguardia futurista, che sarà protagonista dei mutamenti sociali, politici e culturali nelle piazze, nelle strade, nelle fabbriche, nelle università: istanze diventate oggetto di gran parte delle opere e dei documenti esposti.
Uno scenario molto diverso da quello americano in cui gli artisti e letterati furono subito ricevuti dalle università e dal mercato come vere e proprie star, orientati all’evidenza dei prodotti di consumo della società di massa amplificati dalla pubblicità.
Gli artisti in mostra tra documenti, pittura, scultura e musica
La sezione Pop, con quasi un centinaio di opere selezionato di 35 artisti, privilegerà i grandi formati che verranno spettacolarizzati da un’ampia sezione di sculture. La Beat sarà rappresentata dalla musica di quegli anni, diffusa in loop, e rappresentata dai rari documenti originali di Gianni Milano, mentore di un’intera generazione.
Alla generazione Beat, fino ad oggi conosciuta (poco) per i fermenti a Milano e Torino, verrà restituita un’identità nazionale, considerando la generosa e meno nota esperienza proprio dell’Antigruppo siciliano, guidato dalla figura carismatica di Nat Scammacca, di cui saranno esposte le pubblicazioni fondative, relative alla sua Estetica Filosofica Populista.
Fino al 30 giugno, Vicenza diventerà un vero laboratorio con tantissimi eventi collaterali ad hoc proposti in alcuni dei luoghi monumentali della città. Anche le scuole saranno coinvolte, a partire da una specifica sezione didattica allestita al piano terra della Basilica Palladiana, nel Salone degli Zavatteri.
POP/BEAT Italia 1960-1979. Liberi di sognare ideato e curato da Roberto Floreani per il Comune di Vicenza e Silvana Editoriale è aperto fino al 30 giugno negli spazi della Basilica Palladiana di Vicenza.