Nell’oceano Pacifico si trova una bolla sottomarina che custodisce acque antiche di 2mila anni

da | Lug 4, 2024 | Attualità, Scienze e Tecnologia

Se l’uomo custodisce le sue ricchezze dentro sontuosi scrigni d’alabastro, la terra le racchiude nelle profondità degli oceani. Alt però: non si tratta di coralli o galeoni inabissati… Vi sono antichi “forzieri”, situati ad oltre due chilometri di profondità nell’Oceano Pacifico, il cui contenuto è semplicemente acqua; non acqua qualsiasi, bensì antica di duemila anni. Eraclito diceva: “Panta rei (tutto scorre)”, e benché l’umanità abbia sempre dato ragione al celebre filosofo, oggi avremmo buoni motivi per dissentire dalla sua opinione: negli abissi del più esteso degli oceani si trova quella che gli scienziati hanno definito una “zona d’ombra”, nei confini della quale è tutto immobile da tempo immemore, come in un incantesimo fiabesco.

Il tempo si è fermato

In questa porzione di mare – che si estende per tremila chilometri da nord a sud e per seimila da est a ovest – il tempo sembra essersi fermato, e l’acqua ivi concentrata resiste al flusso delle correnti. Terremoti, inondazioni, catastrofi naturali… migliaia di calamità ed eventi si sono susseguiti da quando gli abissi hanno congelato nel tempo e nello spazio questa “bolla sottomarina”, e mentre la Terra era in pieno fermento, quelle acque si sono mantenute imperturbabili. Quanto durerà ancora tutto questo? Dai 1.500 ai 2mila anni: il tempo necessario affinché, “l’acqua più vecchia del mondo”, torni in superficie e si mescoli con l’atmosfera. A trarre questa stima è stato un team internazionale composto dagli studiosi dell’Università di Stoccolma e dall’Università del Nuovo Galles del Sud (Australia).

La spiegazione

Ryan Holmes del Centre of Excellence for Climate System Science ha affermato: “Il nostro maggior risultato è stato di comprendere come e perché quest’acqua è così vecchia. Abbiamo sviluppato una teoria che spiega le nostre osservazioni: il processo dipende semplicemente dalla formazione del fondo marino”. Casimir de Levergne – che ha capitanato il team – ha commentato i risultati, dicendo: “Il carbonio-14 ci aveva già detto che l’acqua più antica si trovava nelle profondità nel nord del Pacifico. Ma fino a ora non avevamo trovato la spiegazione del perché si trovasse a una profondità di 2 km”.

Nessun movimento verticale

Ed ecco la spiegazione a questo affascinante prodigio della natura: “Abbiamo scoperto che a circa 2 km sotto la superficie dell’oceano c’è una “zona d’ombra” dove non c’è praticamente nessun movimento verticale. L’acqua resta quindi sospesa nella stessa area per diversi secoli”. Le indagini degli studiosi potrebbero tornare utili a comprendere come gli abissi modifichino il clima nel corso dei secoli, così da prevedere gli effetti dei cambiamenti climatici.