Abbonamenti Meta, per l’UE violano le norme sulla concorrenza digitale

da | Lug 5, 2024 | Scienze e Tecnologia

La Commissione Europea ha accusato Meta di aver violato le norme europee riguardanti la concorrenza digitale a causa del suo piano di abbonamenti a pagamento “pay or consent”.

Il servizio, introdotto nel novembre del 2023 e già attaccato dall’Organizzazione europea dei consumatori (BEUC), permette di eliminare le inserzioni che compaiono nei feed di Instagram e Facebook a fronte di un pagamento mensile. In alternativa, se non si sottoscrive il piano compariranno annunci personalizzati.

Piano che, stando alla Commissione, va contro le leggi europee.

L’accusa della Commissione Europea

Lunedì in un comunicato la Commissione Europea ha spiegato che, secondo un suo parere preliminare, “questa scelta binaria costringe gli utenti ad acconsentire all’uso dei loro dati personali e non fornisce loro una versione molto personalizzata ma equivalente dei social network di Meta”.

In altre parole, con questo sistema gli utenti non sono in grado di dare un “libero consenso” all’uso dei loro dati personali per annunci pubblicitari personalizzati. Meta, infatti, non dà la possibilità agli utenti di svincolare la pubblicità dal consenso all’uso dei dati personali.

“Meta ha costretto milioni di utenti di tutta l’Unione Europea a fare una scelta binaria: paga o fornisci il tuo consenso”, ha riassunto il commissario europeo al Mercato interno, Thierry Breton.

Le potenziali conseguenze

Così facendo, l’azienda violerebbe il Digital Markets Act (DMA), la legge europea entrata in vigore lo scorso marzo che tutela la concorrenza tra aziende nel mercato digitale, regolando soprattutto le grandi piattaforme che hanno un maggiore impatto (i cosiddetti gatekeeper).

Se il parere preliminare della Commissione venisse confermato, come specificato dal DMA Meta potrebbe ricevere una multa pari al 10% del suo fatturato annuo globale, arrivando ad una cifra che ammonterebbe attorno ai 13,5 miliardi di dollari.

“L’abbonamento senza pubblicità segue le indicazioni della più alta corte europea e rispetta il DMA. Siamo ansiosi di proseguire il dialogo costruttivo con la Commissione Europea per portare a termine questa indagine”, ha dichiarato un portavoce di Meta a CNN.  

La Commissione ora ha tempo fino al 25 marzo 2025 per portare a termine gli accertamenti.