di FRANCESCO PIGOZZO e DANIELA MARTINELLI
“Dare la voce ai giovani”: un auspicio che è diventato ormai un luogo comune retorico nel dibattito pubblico. Ma fino a che punto la nostra società riesce effettivamente a creare condizioni di sviluppo tali per cui ciascuna persona che trapassa dall’infanzia, all’adolescenza e infine all’età adulta possa realmente elaborare contributi propri, pensiero critico e laterale, idee e esigenze autonomamente e autenticamente radicate nel peculiare contesto e nella peculiare posizione storica in cui esiste?
IL RUOLO DELLA SCUOLA
Secondo noi, non abbastanza, e questo è un ambito di impegno essenziale per chiunque tenga a portare avanti i processi di emancipazione, democratizzazione e trasformazione in senso sostenibile della civiltà umana. La questione non è solo educativa, ma certamente riguarda in modo particolare tutti quegli adulti, quelle “vecchie” generazioni, che si trovano a svolgere una funzione educativa nella società. E quindi anche il sistema d’istruzione formale, la scuola, anche se su quella funzione non ha affatto l’esclusiva né, da molti punti di vista, il predominio – la scuola resta però l’istituzione che della funzione educativa ha fatto la propria ragion d’essere. A chiunque lavori nella scuola, di conseguenza, deve interessare il problema delle condizioni necessarie affinché ogni nuova generazione si appropri del diritto e della responsabilità di contribuire al dibattito, alle decisioni e alle azioni collettive. E proprio perché la scuola non ha il monopolio della funzione educativa nella società, deve individuare lucidamente che cosa di quelle condizioni manca o è iniquamente distribuito o addirittura viene sminuito e ostacolato altrove, per garantirlo equamente e profondamente nel proprio ambito istituzionalmente protetto.
MULTISCALE EU E CITOYEN·NE·S
Sono queste considerazioni che animano da più di quindici anni il nostro impegno di ricerca e azione pedagogica e che, negli ultimi tre anni, hanno trovato un peculiare strumento di sviluppo e diffusione nel progetto “Multiscale EU” co-finanziato dall’Unione Europea nel programma Erasmus+ come iniziativa Jean Monnet Teacher Training. Abbiamo incontrato, lavorato assieme e formato migliaia di docenti e di loro studenti, in diversi paesi europei, per sperimentare, arricchire e rafforzare un originale approccio all’educazione alla cittadinanza che intende fornire un modello aperto, ma rigorosamente fondato, al nascente Spazio Europeo dell’Istruzione. Il progetto è promosso nell’ambito del centro di ricerca che abbiamo fondato presso l’Università eCampus sull’Educazione, la Cultura e l’Azione civica europea multiscalare (CITOYEN·NE·S).
PEDAGOGIA CRITICA E MULTISCALARE
L’approccio che andiamo sviluppando si qualifica come “critico” e “multiscalare”. Sono aggettivi che puntano all’acquisizione di una consapevolezza più profonda ma non intimorente della complessa condizione civica in cui si trova a vivere ogni essere umano all’altezza del XXI secolo. Questa consapevolezza, ne siamo convinti, è parte essenziale delle condizioni di partecipazione attiva, con voce propria e sostanziosa, al dibattito pubblico. In questa rubrica nel Magazine di eCampus, ci concentreremo sulla specifica scala europea della nostra cittadinanza e vi proporremo, con una cadenza di due post a settimana, di esplorare i contenuti originali legati al progetto Multiscale EU che le sono dedicati.
Sì, le elezioni europee sono appena passate e chi confonde la democrazia con l’atto del voto potrebbe pensare che il tema, per altri cinque anni, passa in secondo piano. Invece non smette mai di interessarci personalmente…