Nel precedente post abbiamo parlato di un primo, fondamentale piano di analisi che permette di individuare fattori storici oggettivi che ci spingono a unirci politicamente come europei: quello politico-istituzionale.
Un secondo piano di analisi è preso in considerazione nel nostro Virtual Learning Environment on Europeans’ Unity (VLEU*) per collocare in un contesto di lungo periodo il dibattito stesso attorno all’Unione Europea attuale: quello economico-sociale.
FATTORI CHE SPINGONO PER L’UNITÀ
Che cosa ha reso noi esseri umani una specie così prolifera e apparentemente dominante sul pianeta? La domanda è certo complessa ma ci serve per introdurre un secondo elemento di contesto senza il quale è semplicemente impossibile comprendere non solo il processo di integrazione europea ma persino il nostro presente in generale. Una delle chiavi per spiegare l’ascesa evolutiva della specie umana è infatti il concetto di interdipendenza. Gli esseri umani dipendono per la loro sopravvivenza individuale e collettiva gli uni dagli altri.
Prendete chiunque tra noi e mettetelo da solo in mezzo a un ambiente naturale qualsiasi privo di ogni prodotto della società, e le probabilità che soccomba sono molto elevate. Mettetecelo sempre da solo ma dotato dei giusti saperi e mezzi tecnologici e molto probabilmente si salverà. Metteteci infine un gruppo di individui capace di servirsi degli strumenti culturali sviluppati nel corso della storia umana, e quell’ambiente conoscerà rapidamentemodifiche radicali.
L’interdipendenza è ciò che fa la differenza, nel bene e nel male. E siamo interdipendenti perché ci dividiamo il lavoro necessario a soddisfare i nostri bisogni. Il nostro sapere e i nostri strumenti sono frutto di questa distribuzione dei compiti, che in parte è spontanea e in parte dipende da sopraffazioni e lotte di potere, ma che in ogni caso ha bisogno di essere governata perché genera ineguaglianze, conflitti e persino nuovi bisogni… senza dubbio essere organizzati in modo che ciascuno si concentri sul fare solo un pezzettino di ciò che serve nel complesso riprodurre per mantenersi in vita, potenzia enormemente la possibilità di elevarsi individualmente e collettivamente oltre la semplice sopravvivenza materiale; ma questo ha anche un prezzo, perché in linea di principio implica che nessuno possa fare a meno del pezzettino fatto dagli altri e, in linea di fatto, implica che di continuo ci possa essere chi cerca di minimizzare il proprio pezzettino sfruttando il lavoro collettivo (privilegio, rendita).
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