Presentato in anteprima al Toronto International Film Festival, Angelina Jolie (reduce dal successo a Venezia per l’interpretazione di Maria Callas in Maria) porta al cinema il film Without Blood (Senza sangue), ispirato dall’omonimo romanzo dello scrittore Alessandro Baricco. A interpretare i protagonisti sono Salma Hayek e Demián Bichir.
La trama di Senza sangue
Il film si apre con un massacro che si compie in una remota fattoria nel selvaggio west, l’unica a sopravvivere è una bambina. Anni dopo due persone, Nina (Hayek) e Tito (Bichir), da quella che sembra una conversazione di routine tra una cliente e un edicolante, si ritrovano seduti al tavolo di un caffè a parlare di un passato traumatico, ognuno secondo la sua versione. Nina è la bambina scampata al massacro, Tito è il ragazzo che fece fuoco contro il padre di lei. Fu lui tuttavia a fare in modo che la ragazzina non venisse uccisa.
Man mano che il racconto prosegue, da semplice ricordo diventa come l’anatomia di una vendetta ma senza sangue. È la scena di una donna che ha visto sterminare la sua famiglia durante la sua infanzia e l’uomo che è stato complice di quel passato.
Il tema della guerra
Jolie torna dietro la telecamera per la sesta volta per dirigere il film incentrato su un tema a cui sembra essere molto appassionata: la guerra e le sue conseguenze. “Il mio primo film era sulla guerra nei Balcani”, ha raccontato a Variety la regista riferendosi a Nella terra del sangue e del miele, dicendo di averlo scritto “cercando di capire” come persone che si amano possano rivoltarsi l’una contro l’altra.
Ma rispetto al suo primo film, Senza sangue “solleva domande diverse; non c’è un buono e cattivo chiaro in questo film, anche se c’è chiaramente un comportamento cattivo, orribile, e criminale”. E della narrazione di Baricco ha detto: “È straordinario. Baricco dà a quasi ogni singolo personaggio un ricordo, una storia, molte trame. Così è quasi impossibile capire dove finisce uno e inizia l’altro”.
Per l’attrice protagonista Salma Hayek, il film è stata una dura prova, tant’è che inizialmente non voleva neanche prenderne parte. “Non volevo fare questo film. Non volevo essere Nina. Non volevo vivere le sue esperienze, neppure quelle emotive. Così l’ho detto ad Angelina, che non volevo interpretare questa donna. Non volevo, era troppo doloroso. Ci sono voluti così tanti anni per arrivare ad un punto della mia vita in cui sono davvero felice. Non volevo soffrire per settimane infinite”.