di Francesco Pigozzo e Daniela Martinelli
Nei precedenti post abbiamo parlato di pace e sovranità, due poste in gioco fondamentali che dovrebbero spingerci come europei a unirci politicamente. Ma c’è un altro obiettivo di emancipazione imprescindibile che è in gioco nel compimento del progetto di unità degli europei e delle europee, per lo meno nel momento in cui adottiamo il paradigma multiscalare.
Si tratta anche questa volta di un vero e proprio bene pubblico in costruzione: potremmo definirlo come il superamento dell’idea (e dei correlati ordini giuridici, politici, istituzionali) che esistano all’interno dell’umanità gruppi ben distinti fra loro e omogenei al loro interno. Non si tratta di una questione che interessa solo qualche intellettuale né si potrà mai superarla con una semplice discussione: lo chiamiamo “bene pubblico” perché ci riferiamo proprio a un cambiamento strutturale del “senso comune”.
L’EMANCIPAZIONE DA IDENTITÀ ESCLUSIVE IRRIFLESSE
Una pulsione “esclusivista” nella concezione e nei comportamenti identitari è attualmente dominante è radicata nella testa di ciascuno di noi per due ordini di motivi.
Il primo è la confusione tra l’idea e l’istinto da cui trae alimento: riconoscere la problematicità di ogni “chiusura” identitaria implica tanto rifiutare ogni ideologizzazione fondata su questo fenomeno quanto riconoscere l’esistenza e le ragioni di volta in volta contestuali per cui questo fenomeno continua a manifestarsi e perciò va gestito, non rinnegato.
Il secondo motivo risiede in precisi fatti di potere che, a prescindere dalle nostre convinzioni morali, ci confermano quell’idea esclusiva (e ci conformano a quell’idea esclusiva) tutti i giorni: sono i fatti di potere derivanti proprio dal nesso tra sovranità statuali e sovranità popolare.
Se siamo convinti che gli Stati nazionali siano legittimamente depositari dell’intera sovranità di ciascuno di noi cittadini, è perché crediamo sia giusto e legittimo che ogni popolo si autodetermini attraverso il proprio Stato – lo Stato è espressione della sovranità del popolo, si dice, e i popoli privi di Stato, infatti, si trovano oppressi, ma ciascuno di noi appartiene a più popoli contemporaneamente e sempre, tutti, apparteniamo all’umanità intera. Eppure ci siamo abituati a dare per scontata l’idea di appartenere soprattutto (quando non esclusivamente!) ad UN popolo…
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